Lago di Caldaro, sì al nuovo accesso per la balneazione

Approvata una mozione dei verdi in consiglio provinciale Lo sbocco all’interno dell’ex area militare sulla sponda sud


di Alan Conti


CALDARO. L’area pubblica e balneabile del lago di Caldaro potrebbe allargarsi nei prossimi anni. L’assist arriva dal recente passaggio di proprietà della zona riservata all’area della barca per lo stralcio dall’Esercito alla Provincia. Un’opportunità subito colta dal gruppo dei Verdi in consiglio provinciale che, con una mozione presentata nel luglio 2014 firmata da Brigitte Foppa (poi emendata) chiedeva all’amministrazione provinciale di impegnarsi per garantire in quell’area uno sfruttamento sostenibile. In sostanza si vuole evitare l’insediamento di parcheggi e attività produttive per favorirne l’utilizzo da parte dei cittadini. La mozione è stata approvata solo parzialmente (due punti del documento su tre sono stati respinti, l’altro accolto ieri), ma il motivo è più tecnico che di sostanza. La Provincia è concorde nel destinarne una parte alla balneazione, ma non può scavalcare la competenza del Comune di Caldaro. «Nelle scorse settimane - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - l’assessore all’ambiente Richard Theiner ha incontrato in un’assemblea le amministrazioni interessate. Per il sì istituzionale bisogna aspettare la conferma definitiva del Comune. Di certo una parte sarà riservata alla barca per lo stralcio, ma per il resto non abbiamo nulla in contrario a mettere a disposizione un nuovo accesso pubblico». Al momento, infatti esiste un unico sbocco al lago. Toccherà dunque all’amministrazione di Caldaro dare il via libera definitivo all’utilizzo dell’area. Si tratta di un terreno di circa 3.500 metri quadrati sulla sponda sud lago che dovrebbero essere ceduti dall’Esercito a Palazzo Widmann per una cifra attorno ai 500.000 euro.

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