Laives: rimpasto in maggioranza

Avviate le trattative per far entrare nell'esecutivo Lega, Udc e Pro-Leifers


Bruno Canali


LAIVES. Per uscire dalla crisi il sindaco Di Fede sta pensando, d'intesa con la Svp, ad un rimpasto che prevede il coinvolgimento di Udc, Lega e Pro Leifers. L'unico problema è rappresentato dallo scarso gradimento di alcune forze per Delli Zotti, la cui presenza però è indispensabile. Giovedì sera c'è stato l'atteso vertice tra le forze di maggioranza, Lega Nord, Laives pro Leifers e Udc, finalizzato proprio a mettere a punto il nuovo quadro politico in consiglio comunale, un'operazione non priva di rischi per il sindaco Liliana Di Fede che sta cercando in tutti i modi di neutralizzare un'eventuale e pressoché scontata opposizione su cittadella e case al posto del vecchio lido da parte dei tre consiglieri Svp in quota Bauernbund. Strada facendo si è presentata anche l'incognita Ceol, consigliere entrato in consiglio comunale con il gruppo del Pd ma che recentemente si è dichiarato indipendente. Per ora è rimasto in maggioranza ma non è più una garanzia. Giovedì sera la Lega Nord, con i suoi due esponenti (Marco Franceschini e Giuliano Vettorato) avrebbe dato la disponibilità a sostenere la maggioranza senza chiedere nulla in cambio, almeno sui progetti che ritiene importanti per Laives. L'unico problema per gli esponenti del Carroccio è salvare la faccia e le apparenze. L'escamotage individuato sembra possa essere una chiamata ufficiale in maggioranza da parte della Svp. A Laives pro Leifers e Udc da tempo il sindaco invece sta offrendo un assessorato pur di ottenere in cambio gli altri due voti che le servono per cercare di sopravvivere, ma se con Claudia Guarda dell'Udc non sembra vi siano grossi problemi, sul nome di Marco Delli Zotti intanto sembra essersi arenata la discussione. Idv e Verdi, a quanto pare, hanno manifestato preclusioni nei suoi confronti e preferirebbero venisse proposto un nominativo diverso per il posto in giunta, richiesta che Laives pro Leifers per ora ha respinto al mittente.  Nuovamente, durante l'incontro dell'altra sera, il sindaco ha messo sul tavolo una serie di posti di sottogoverno, dalla vicepresidenza della Comunità di Valle (che lei detiene) al cda della Sasa (oggi affidato ai Verdi) fino ad un futuro posto di presidenza (c'è da immaginare remunerato) nell'eventuale «Fondazione casa di lungodegenza Domus Meridiana» di cui si discute da tempo. Questo lavoro della prima cittadina, quasi sempre portato avanti autonomamente, sta però creando malumore tra gli esponenti del suo partito di riferimento, il Pd, rimasti a bocca asciutta nonostante l'appoggio datole fin dalla campagna elettorale e che ora potrebbero anche veder "volatilizzarsi" un assessorato del Pd a favore di qualcuno che arriva dall'opposizione.  Non va meglio comunque in casa Svp, dove sembra ormai insanabile la spaccatura a metà del gruppo consiliare fra i tre consiglieri del Bauermbund e gli altri. A lungo l'Obmann Hans Joahim Dalsass ha cercato di ricompattarli, ma finora non ci è riuscito e anzi, se dovesse andare in porto l'operazione studiata dal sindaco per mettere all'angolo i tre consiglieri del Bauernbund, il rischio sarebbe quello di una dolorosa spaccatura interna alla Stella Alpina. Proprio la Svp ha dato al sindaco alcuni giorni di tempo per arrivare alla soluzione definitiva: la Provincia sta perdendo la pazienza per quanto riguarda il progetto della cittadella sportiva e così, a breve, Liliana Di Fede dovrà dire se ha la certezza di farlo approvare oppure no.

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