LANA

Lana, arrestato con 17 chili di piante di marijuana nel giardino del maso

Operazione dei carabinieri nella frazione di Foiana



FOIANA (Lana). Importante operazione dei carabinieri che sono riusciti ad arrestare un cinquantenne della frazione di Foiana nel Comune di Lana che nel giardino del suo maso coltivava piante di marijuana. Un quantitativo ingente dato che il calcolo degli uomini dell'Arma è pari a 17 chili. A tradire l'uomo è stato il forte odore emanato dalle piante in paese trasportato dal vento sostenuto di questi giorni. Per qualcuno un indizio inconfondibile così è partita la segnalazione ai militari.

I carabinieri hanno ispezionato la proprietà trovando le piante. Hanno subito messo le manette al cinquantenne e lo conducendolo nel carcere di via Dante a Bolzano. Questa mattina (giovedì) si è tenuta l'udienza di convalida in tribunale davanti al giudice Emilio Schönsberg. Nei prossimi giorni si cercherà di capire quale fosse il fine ultimo di questa coltivazione.

Negli ultimi quattro giorni i militari dell’Arma hanno eseguito un ampio servizio di controllo del territorio, che ha interessato il burgraviato, con decine di uomini in uniforme ed in abiti civili, coadiuvati anche da unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Laives, che hanno controllato le principali vie di accesso ai comuni dell’area, ove le Stazioni Carabinieri hanno svolto un ruolo di primo piano. Ed è proprio da questi controlli che si sono avuti importanti risultati, in particolare nel contrasto al mercato degli stupefacenti. Nel dettaglio, nel corso di un servizio in orario serale, nel comprensorio di Silandro e, precisamente, nel comune di Parcines, i Carabinieri della locale Stazione hanno sottoposto a controllo un veicolo che era sembrato sospetto nel momento in cui i militari, impegnati in un posto di controllo, hanno intimato l’alt. La perquisizione sugli occupanti ha disvelato il motivo dell’agitazione di alcuni di questi, ovvero la presenza di droga in auto. I quattro giovani, due dei quali di origine irachena, sono stati condotti in caserma. Poco dopo i militari hanno inteso estendere i controlli sui due iracheni, a fronte della anomala ed ingiustificata presenza degli stessi in quell’area. E la volontà dei militari è stata premiata, perché la perquisizione all’abitazione dei due fermati, residenti nel comune di Merano, ha consentito di rinvenire un vero supermarket della droga: oltre 2,5 kg e mezzo di marijuana, 4,5 kg di hashish, quasi 100 grammi di cocaina sono stati sequestrati dai Carabinieri che, peraltro, hanno posto a disposizione della Magistratura anche i circa 6000 euro in contanti trovati nell’appartamento, ritenuti dai militari provento dell’attività illecita dei due uomini. Ma la tenacia dei militari e l’approfondimento del controllo ha consentito di rinvenire anche qualcosa di più: occultata nei pressi dell’abitazione i Carabinieri hanno rinvenuto anche una pistola clandestina con il relativo munizionamento. L’arma, opportunamente repertata, è stata sequestrata così che la Procura di Bolzano possa procedere ad eventuali esami scientifici.

Sono così scattate le manette ai due iracheni di 20 e 26 anni, già noti alle forze dell’ordine, che sono stati condotti al carcere di Bolzano con l’accusa di detenzione illegale di stupefacenti e detenzione di arma clandestina.

Nel corso della perquisizione infine i Carabinieri hanno rinvenuto anche alcuni materiali elettronici che ritengono possano essere stati rubati nell’area e su cui stanno svolgendo attività di indagine per risalire al proprietario.

Altri due soggetti, originari della Val Venosta, sono invece stati intercettati nei giorni scorsi proprio sul confine mentre vendevano hashish a due giovani di nazionalità austriaca. Una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Resia, accortasi degli strani movimenti in un parcheggio nei pressi del confine, ha imposto l’alt ad una autovettura con targa italiana che ha tentato una precipitosa fuga oltre confine. Dopo un breve inseguimento i due trentenni venostani, già conosciuti alle forze dell’ordine, sono  stati fermati in collaborazione con la polizia austriaca con oltre 350 gr di hashish e 2000 euro in contanti. Anche per loro sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta di risultati assolutamente importanti, che confermano l’efficacia del controllo del territorio e il significativo impegno di tutti i Reparti dell’Arma altoatesina, ed in primo luogo delle Stazioni Carabinieri, che con la loro presenza sino nelle più piccole realtà locali, garantiscono un servizio di sicurezza e di prossimità in favore della collettività. Il contrasto al mercato della droga in Alto Adige è uno degli obiettivi che il Comando Provinciale di Bolzano si è posto di conseguire, non solo per l’ingente movimento di denaro che si nasconde dietro a questo mercato, ma soprattutto per tutelare la salute dei più giovani ed evitare la diffusione dell’uso della droga.













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