Le altoatesine? Più istruite ma pagate meno

I dati della situazione femminile in Alto Adige Ancora molto da fare per l’occupazione



BOLZANO. Oggi è l’8 marzo, festa della donna. Ieri è stato presentato a Palazzo Widmann il Rapporto Gender dell’Astat. Hanno preso parte alla presentazione il presidente Arno Kompatscher, l'assessora provinciale Martha Stocker e la presidente della commissione pari opportunità, Ulrike Oberhammer. Per la Stocker molte cose sono cambiate per quanto riguarda le pari opportunità ed a tale proposito ha ricordato le difficoltà incontrate nel 2010 quando è stata approvata l'attuale legge provinciale.

Istruzione e formazione.

In provincia di Bolzano si è assistito negli ultimi trent'anni ad un notevole sviluppo nel grado d'istruzione. Sono soprattutto le giovani donne ad aver beneficiato della più ampia diffusione dello studio, in particolare nei cicli formativi successivi alla scuola dell'obbligo. Nelle scuole secondarie di secondo grado il tasso di femminilizzazione si attesta al 54,0%, la differenza può essere spiegata dal fatto che molti ragazzi frequentano le scuole professionali. Nell'anno accademico 2010/11 risultano iscritti 5.232 studenti e 6.961 studentesse presso le università italiane ed austriache. Rispetto all'anno accademico 2000/01 le femmine hanno fatto registrare un aumento d'iscrizioni dell'11,8%, mentre gli studenti di sesso maschile sono diminuiti dell'1,7%.

Mercato del lavoro.

In termini percentuali la partecipazione al mercato del lavoro è differente per sesso: dei 207.000 uomini in età lavorativa, 67,9% sono occupati, mentre delle 216.200 donne della medesima fascia d'età solo il 50,3%, dunque notevolmente meno, lo è. Tra le donne risulta proporzionalmente maggiore la componente costituita dalle non forze lavoro (47,2% rispetto al 31,6% degli uomini). Nel complesso il tasso di attività delle donne nell'anno 2012 si attesta su 68,1% e quello degli uomini su 81,8%. La differenza dunque è sempre ancora di quasi 14 punti percentuali; guardando gli ultimi dieci anni. Nel 2012 si registrano 5.500 donne e 5.100 uomini in cerca di occupazione.

Retribuzioni. Dall'analisi dei dati INPS sul differenziale retributivo tra i generi emerge che la retribuzione media nel 2011 ammonta a 91,11 euro giornalieri.

A livello aggregato il divario fra maschi e femmine appare rilevante: a fronte di un salario medio giornaliero pari a 103,12 euro percepito dai lavoratori maschi, le lavoratrici incassano mediamente 72,58 euro. Il gender pay gap ammonta quindi a 30,50 euro in termini assoluti ed al 29,6% in termini relativi.

Camera di commercio. Un’impresa altoatesina su quattro è femminile. La Camera di commercio di Bolzano si è posta l’obiettivo di rafforzare nell’economia locale gli incentivi all’attività imprenditoriale femminile. Attualmente, nel panorama imprenditoriale altoatesino operano quasi 9.000 imprese femminili. Rappresentano circa il 24% di tutte le imprese attive in Alto Adige: un’impresa su quattro è quindi “femminile”. La quota di imprenditrici è alta nel settore alberghiero, della ristorazione e nei servizi, mentre resta molto bassa in edilizia e nel comparto manifatturiero.

L’appello di Waltraud Deeg.

L’assessora provinciale alla famiglia chiede una maggiore attenzione verso la distribuzione dei ruoli e la condivisione delle responsabilità all’interno delle famiglie.

“Se non ora quando”. Il coordinamento nazionale SeNonOraQuando, non ha dubbi: «Se migliora la vita delle donne migliora la vita del paese - torniamo a ripeterlo oggi al nuovo governo».

I Verdi contro lo cyberstalking.

«In Alto Adige c'è bisogno di un ente di monitoraggio indipendente, che si batta contro lo cyberstalking (le minacce in Internet)». Lo afferma Oktavia Brugger, candidata di Verdi e Sel alle elezioni europee.

Partito democratico. Democrazia paritaria per l'Italia e per l'Europa; solidarietà al popolo ucraino: sono i temi per l'8 marzo del Partito democratico dell'Alto Adige, che oggi dalle ore 10 alle ore 12.30, terrà due presidi informativi a Bolzano, sul ponte Talvera (lato Theiner) e a Brunico, in piazza dei Bastioni.













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