Le associazioni di Bolzano: "No ad un centro per il rimpatrio"
Lettera aperta di SOS Bozen, Antenne Migranti e Collettivo Mamadou Bolzano
BOLZANO. «L'ipotesi ventilata di aprire un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, o centro di espulsione, non può essere considerata come una soluzione praticabile. Questi centri non sono altro che luoghi di controllo e segregazione di essere umani, i quali hanno come unica 'colpà quella di essere privi di titolo di soggiorno».
Lo affermano in una lettera aperta SOS Bozen, Antenne Migranti e Collettivo Mamadou Bolzano. «Anche se buona parte dell'opinione pubblica, condizionata e impaurita da campagne mediatiche mistificatorie, giustifica ed accetta tutto questo, considerandolo come il male minore, noi invece vogliamo continuare a sostenere i valori dell'accoglienza e della solidarietà tra persone e la necessità di ripensare le politiche nazionali ed europee in tema di immigrazione per allargare il diritto fondamentale alla libera circolazione anche ai cittadini non comunitari», prosegue la nota.
«Sosteniamo, perciò, l'emersione dal "soggiorno in nero" con un'interpretazione estensiva del diritto come proposto dall'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione con l'introduzione di un meccanismo di regolarizzazione per ogni singolo cittadino straniero già presente in Italia che dimostri lo svolgimento di un'attività lavorativa o importanti legami familiari o affettivi. Allo stesso tempo sosterremo tutte quelle campagne finalizzate al riconoscimento della condizione di soggiornante come fonte del diritto di restare e di regolarizzare la propria posizione con il conseguimento del permesso di soggiorno, anche umanitario», concludono SOS Bozen, Antenne Migranti e Collettivo Mamadou Bolzano.