BOLZANO. Due donne di origine curdo-irachena, un’egiziana e una colombiana: provenienze e storie diverse. Un obiettivo comune: ripartire da Bolzano per costruirsi un futuro.

Ospitate con le famiglie a maso Zeiler, la struttura nel cuore di Gries messa a disposizione a titolo gratuito dall’imprenditore Hellmuth Frasnelli per i richiedenti asilo, sono in possesso del permesso di soggiorno. Il passo successivo è trovare un lavoro, per cominciare un reale cammino verso l’indipendenza.

A loro la cooperativa sociale “Die Kinderfreunde” dell’Alto Adige, in collaborazione con l’associazione Volontarius, ha offerto la possibilità di fare un tirocinio di un paio di mesi come assistenti ai bambini nei Doposcuola di Bolzano, Terlano, Ora ed Egna.

«L’esperienza - spiega Manuela Rogger, responsabile area dei Kinderfreunde - è stata più che positiva sia per le quattro donne che per i bambini e le loro famiglie. Un passo importante per quanto riguarda l’abbattimento di barriere e pregiudizi. Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad assumerle a partire dal primo febbraio».

In Alto Adige ci sono undici Doposcuola- Kinderfreunde, dove i bambini - dopo aver pranzato e fatto i compiti - hanno la possibilità di giocare, leggere, disegnare.

«Il Doposcuola delle elementari in lingua tedesca di Gries - spiega ancora Rogger - è frequentato da una novantina di bimbi; una trentina vanno a Terlano e altrettanti ad Egna e Ora. Si ritrovano assieme italiani, tedeschi e stranieri. L’arrivo di queste quattro assistenti da Paesi lontani è un ulteriore occasione di scambio ed arricchimento. In questo percorso di integrazione si collocano anche le “luci di Natale”, che durante l’Avvento gli alunni delle elementari di Gries hanno creato nelle ore del Doposcuola, per regalarle agli ospiti di Maso Zeiler, dove vivono famiglie di richiedenti asilo».