Le Laudi Trentine in centro a Bolzano con oltre 100 figuranti
BOLZANO. Successo nel centro storico di Bolzano per la suggestiva rievocazione medioevale delle antiche "Laudi Trentine", rappresentazioni che ebbero origine dai Canti di Jacopone e dalle Laudi umbre e toscane, utilizzate sia in ambito liturgico che teatrale. A portarle in scena, con un corteo composto da oltre 150 figuranti che dal Rainerum arriverà fino in piazza Walther, è la Filodrammatica di Laives, diretta da Roby De Tomas.
Fin dalla fine del XIX Secolo i contadini trentini si radunavano insieme, durante la Settimana Santa, per declamare le "Antiche Laudi", interpretando i personaggi della Passione di Cristo. La la Filodrammatica di Laives ha fatto rivivere questa tradizione popolare a Bolzano, facendo passare un lungo corteo, formato da 150 figuranti - tutti rigorosamente uomini - provenienti da diverse parrocchie bolzanine, per le strade del centro città.
Quella delle laudi è una tradizione che si perpetua in Tirolo sin dal 1391, quando fu fatta per la prima volta a Novacella. Nel 1675 la rappresentazione raccolse a Bolzano oltre 40.000 fedeli, accorsi in piazza della Mostra. L'evento ebbe ampia risonanza, tanto che si narra che i parroci del circondario si lagnarono del fatto che le loro chiese fossero vuote perché tutti erano a Bolzano per assistere al grande spettacolo.
Ha aperto il corteo un gruppo di 30 soldati, seguiti dai flagellanti, dai portatori di "bore" (grossi tronchi di legno) e dai penitenziali con le croci. All'interno del corteo cantando, i frati e poi ancora il resto del clero con figuranti nelle vesti di sacerdoti, nobili e addirittura un alto prelato, un vescovo medioevale. A seguire, gli attori della filodrammatica di Laives, guidati da Roby De Tomas.