Le Marcelline: «Venti milioni per ristrutturare o chiudiamo»

Suor Augusta Keller: «Noi ne abbiamo solo cinque. La scuola non rispetta gli standard richiesti»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Ci servono 20 milioni per ristrutturare la scuola oppure manderemo a casa 450 studenti e chiuderemo l’Istituto». Suor Augusta Keller, responsabile delle Marcelline, non scherza. La gravità della questione è emersa con evidenza ieri al piano terra del Palazzo provinciale 11 di via Renon all’inaugurazione della mostra dei progetti elaborati dal Politecnico di Milano proprio per le Marcelline. «Un importante contributo al dibattito» - precisa suor Augusta - che ha visto la partecipazione di Josef March (Dipartimento lavori pubblici della Provincia) e dei docenti che hanno diretto gli studenti del Politecnico (Carlo Alberto Maggiore e Stefano Rebecchi).

«Il momento per noi resta delicatissimo. Ricordo che abbiamo bisogno di 4 classi per la scuola materna, 10 per le elementari, 6 per le medie e 5 per le superiori. La nostra scuola che opera a Bolzano dal 1935, necessita infatti di una ristrutturazione radicale. "Dichiarazione" non nostra ma resa dagli ispettori che l'hanno visitata nel maggio del 2011». La Congregazione delle suore però non è nelle condizioni di sostenere la spesa, può solo concorrervi in parte. «La partita è questa: o il pubblico (Comune e Provincia) riconoscono il servizio e l'importanza per il territorio della scuola, che va ben oltre il Comune di Bolzano, ed allora si comprende che i soldi non sono dati ad un privato, ma ai cittadini di questo territorio. Diversamente la Provincia di Bolzano perderà un polo educativo significativo ben radicato nella sua storia».

Il problema è solo uno: il denaro. Avete già in mano un progetto? «Certo, ce l’abbiamo». Ci hanno lavorato l’ingegner Danilo Mora e gli architetti Paolo Berlanda e Giuseppe Donato. Mora è più che chiaro: «L’idea è quella di ristrutturare il vecchio edificio che ha una superficie totale di 30 mila metri di cubi». La ristrutturazione è necessaria o un capriccio? «Necessaria per rispettare gli standard richiesti oggi per accogliere studenti, ricordo che l’Istituto è degli anni Trenta ed il complesso che vedete oggi è rimasto quasi inalterato».

A che punto siete? «Abbiamo in mano il progetto preliminare che ha seguito le indicazioni della Provincia. Il 24 luglio è fissato un ulteriore incontro. Vedremo». Suor Augusta resta ottimista ma le polemiche attorno al finanziamento la imbarazzano. A ben guardare negli anni i soldi per ristrutturare ed ampliare scuole private parificate sono andati un po' a tutti. Fondi a pioggia ai Francescani, al Rainereum, all'Ordine teutonico che ha innalzato l'imponente e splendido convitto di via Weggenstein, ma a far discutere sembrano essere soprattutto le Marcelline.

Suor Augusta, secondo lei come mai succede?

«Me lo sono chiesto anch’io. A tutti sono stati versati fior di finanziamenti ma a far discutere sembriamo essere soprattutto noi».

Perchè accade?

«Mah, forse perchè siamo donne! Forse perchè in questo ambito non sappiamo muoverci!».

L’ingegner Mora una sua idea ce l’ha. «

Negli anni le Marcelline non sono intervenute con lavori importanti, come hanno fatto tutti gli altri Istituti che hanno sempre chiesto aiuti esterni, e adesso la ristrutturazione che si impone è importante e onerosa». Il sindaco Spagnolli spiega che il Comune è pronto a fare la sua parte.

«Possiamo finanziare solo le scuole materne con una cifra che potrà superare di poco i 3 milioni. Ricordo infatti che dovremo stilare con le Marcelline una convenzione per l’asilo che dovrà funzionare come unico polo per l'intera zona (dopo l’accorpamento di Wenter e Hansel e Gretel). La gestione, ribadisce il sindaco, dovrà rimanere alle Marcelline, ma il servizio in quanto pubblico dovrà essere nei suoi cardini omogeneo rispetto a quello della città (ammissioni, orari ecc.)». Suor Augusta sorride: «Giusto così, noi non siamo disposte a fare solo le affittacamere. Ogni scuola ha bisogno della sua anima».

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