Le sei farmacie comunali si prendono la rivincita 

Considerate per anni le “Cenerentole” rispetto alle private, si attrezzano per ampliare i servizi ai cittadini puntando su cosmesi, nutrizione, tecnologie


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Sei farmacie comunali distribuite in cinque quartieri, una trentina di dipendenti, di cui 25 farmacisti; ricavi che viaggiano oltre i nove milioni l’anno: considerate da molti per anni le “cenerentole” rispetto alle più dinamiche private che già da tempo offrono di tutto e di più alla clientela, anche le farmacie comunali si stanno attrezzando per migliorare e ampliare i servizi alla cittadinanza.

Alla guida del servizio farmaceutico comunale c’è Sara Pacchioni che crede fortemente nelle potenzialità di un settore in costante crescita.

Affari e etica. «Questo è un business importante - spiega Carlo Alberto Librera, direttore della ripartizione servizi alla comunità locale - tanto che anche le società di capitali stanno entrando nel settore, visto che la legge consente loro di acquisire il 20% delle farmacie regionali. Noi, in quanto servizio pubblico, oltre all’aspetto commerciale che è naturale ci sia, cerchiamo di difendere anche quello etico». Dovendo scegliere su cosa “specializzarsi”, Sara Pacchioni, coordinatrice del servizio farmaceutico comunale, e il suo team di farmacisti hanno deciso di puntare sul benessere in senso lato, che passa attraverso un’alimentazione corretta e una pelle sana. Con un occhio di riguardo in particolare per coloro che fanno sport, visto che l’Alto Adige è ai primi posti a livello nazionale nella classifica delle province più sportive.

Anche l’ Azienda sanitaria è partita recentemente con una campagna che punta ad aumentare il numero dei praticanti attraverso la prescrizione dell’attività fisica fatta dal medico di base, per cercare di risolvere o almeno ridurre una serie di problemi che comportano un aumento esponenziale della spesa sanitaria.

Oggi in aiuto del farmacista, che ovviamente non può e non vuole in alcun modo sostituirsi ai medici, arrivano le tecnologie che fanno test rapidi e a prezzi più che abbordabili per tutte le tasche.

Il rischio grasso. «Da qualche settimana ci siano dotati di una bilancia impedenziometrica - spiega Pacchioni - che nel giro di pochi minuti ci consente di rilevare la massa grassa e in particolare il grasso addominale che non è solo un problema di tipo estetico, ma un fattore di rischio in quanto può sviluppare malattie metaboliche e cardiovascolari. Noi non facciamo ovviamente diete personalizzate, che rientrano nelle competenze degli specialisti del settore, in base ai risultati però possiamo fornire alla nostra clientela informazioni utili su quello che può essere un corretto regime alimentare. Il nostro personale ha partecipato a corsi di nutrizione specifici per seguire in particolare chi fa attività sportiva ad alto livello in modo da gestire la fase pre-gara, oltre che la gara stessa e, cosa forse ancora più importante, il dopo-gara che spesso viene trascurato ».

La formazione. Il Comune ci crede tanto da aver investito, oltre che nell’acquisto delle apparecchiature, anche e soprattutto nella formazione del personale che deve essere in grado di utilizzare i macchinari e ancor di più interpretare i risultati dei test.

L’apparecchio attualmente è nella farmacia di via del Ronco diretta da Massimiliano Trotta, ma l’intenzione è di farlo girare nelle altre cinque farmacie, in modo da offrire il servizio in tutti i quartieri.

Stesso discorso per il macchinario che fa il test sulla pelle e sui capelli: in pochi minuti fornisce una serie di dati tra cui il grado di idratazione, l’elasticità, il tipo di rughe.

«In base a quelli che sono i risultati - dice Pacchioni - possiamo fornire consigli utili sul tipo di crema da usare, ma anche suggerire piccoli accorgimenti da adottare per avere una pelle più sana e soprattutto per proteggerla dal sole».















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