Le unità cinofile altoatesine in un’unica associazione 

La novità. Protezione civile e Federazione hanno siglato un accordo per una migliore sinergia Umberto Cagol: «Aumenterà il livello di preparazione e la qualità del servizio migliorerà»  



Bolzano. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi, risultato di un percorso durato anni, e promette di migliorare ulteriormente la qualità e l’efficienza del volontariato altoatesino. Perché, quello sottoscritto dal direttore della Protezione civile Rudolf Pollinger e da Umberto Cagol, legale rappresentante della Federazione unità cinofile della Provincia di Bolzano è un documento a suo modo storico. Perché sancisce l’unione dei cinque gruppi cinofili dell’Alto Adige in un’unica associazione. L’obiettivo è quello di rendere ancora più efficace il servizio salvataggio in caso di catastrofi naturali. I cinque gruppi della Federazione unità cinofile lavorano su incarico dell’Agenzia per la Protezione civile per il Servizio salvataggio in seno al Servizio protezione calamità naturali e sono l'Unità cinofile da soccorso dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Egna, le Unità cinofile da soccorso Dolomiten, Alpindogs Val Gardena, Unità cinofile da soccorso Val Pusteria e Unità cinofile da soccorso dei vigili del fuoco volontari di Bolzano. «Una formazione e un’attrezzatura comuni sono imprescindibili per un’efficace svolgimento del lavoro dei volontari in questo settore – ha sottolineato Pollinger – Fino ad ora era difficile coordinare le diverse unità cinofile, ma grazie alla creazione di un unico organismo abbiamo un notevole miglioramento. In primis, nell’allarme, ma anche nella distribuzione dei compiti e nella formazione. I vantaggi sono moltissimi».

«Il cammino per creare un’associazione che riunisse tutte le unità cinofile di volontariato legate alla Protezione civile – spiega Cagol – è iniziato quattro anni fa. Lo scopo era quello di uniformare la qualità del servizio, aumentare i livelli e parificare i livelli di preparazione dei vari gruppi. Esistono realtà più giovani e altre operative da più tempo, ovvio che l’unificazione consenta un prezioso scambio di esperienze. La federazione raccoglie i gruppi e fissa gli standard di intervento, decidendo addestramento e anche l’abbigliamento, che ora sarà uguale per tutti. Per la Provincia, insomma, ora ci sarà un solo interlocutore».

Quali saranno i compiti di questa nuova realtà? «Ora la federazione – continua Cagol, sottolineando che ora tutti opereranno con una divisa identica, su cui saranno presenti un unico logo e la scritta con l’unità d’appartenenza – potrà essere allertata esclusivamente attraverso la Centrale provinciale d’emergenza 112 secondo l’iter previsto dal piano provinciale d’emergenza. Noi effettuiamo le ricerche di persone disperse in superficie, persone perse nel bosco o con problematiche più disparate, come i tentati suicidi o le fughe dalle case di riposo. Parte la chiamata di richiesta d’aiuto, l’interlocutore è la federazione, che ha tutti i cani brevettati, con i conduttori muniti di teledrin che partono subito per l’intervento, a seconda della zona interessata. Fino ad ora, gli interlocutori erano cinque e veniva contattata l’unità cinofila competente per territorio». L’unione fa la forza, insomma, e le ricadute positive di questo accordo sono molte. Anche con novità importanti.«Sì – rivela Cagol – perché è in progetto la creazione di una “squadra macerie” per cani brevettati da impiegare in intervento su terremoti, come già accaduto in passato. Siamo stati sia ad Amatrice che a L’Aquila, sempre con la colonna mobile della Protezione civile, ma i riferimenti erano per i singoli gruppi. Ora, invece, sarà stilata una lista unica con le persone e i cani pronti a partire».













Altre notizie

laives

Sottopasso a San Giacomo: scontro sull’opera  

La bagarre. L’ex sindaco Bianchi annuncia l’avvio del cantiere ed elogia la propria lista civica. Duro il Pd: «Barriera architettonica inaccessibile a disabili, anziani e genitori con i passeggini»

Attualità