Lega nord al veleno, botta e risposta Bessone-Artioli

La magistratura si appresterebbe ad archiviare il procedimento penale a carico del consigliere comunale di Bressanone



Ancora un botta a risposta al veleno tra Elena Artioli, consigliera provinciale di Team Autonomie (dimissionaria dalla Lega Nord) ed il consigliere comunale leghista Massimo Bessone, indagato dalla Procura per una email inviata ai giornali e ritenuta diffamatoria da Elena Artioli. Il procedimento sarebbe in fase di archiviazione e Bessone si è difeso sostenendo di non aver diffamato nessuno e di essere stato autore di una semplice critica nei confronti di una linea politica che non condivide. Non è mancata la replica immediata di Elena Artioli (foto) che scrive:

«Come mai Bessone si è svegliato alle 5 di mattina per registrare con Google un falso indirizzo e-mail intestato alla Lega Nord provinciale di Bolzano e nella stessa giornata ha inviato alla stampa un comunicato anonimo? Se l’avesse firmata non sarebbe partita alcun indagine della Polizia delle comunicazioni e non sarebbe finito sul libro degli indagati della Procura di Bolzano. Sarebbe bastato un chiarimento interno al partito.

Il consigliere di Bressanone - scrive ancora Artoli - ci aveva abituato a criticare ogni iniziativa interna al Movimento. Con la problematica del suo brutto carattere – spiega Artioli- si doveva convivere da tempo. A Bessone piaceva farsi bello con la carica sempre ben in evidenza di coordinatore delle valli Isarco e Pusteria ma nella sua città e valli circondari le iscrizioni alla Lega si sono sempre fermate alla strettissima cerchia che sta sulle dita di una mano.

«Infine, spiega Artioli, ho dato le dimissioni dalla Lega che covavo da tempo a causa della difficoltà a riconoscermi in un Partito che è andato contro a un progetto e a una politica autonomista – conclude la consigliere provinciale di Team Autonomie – e ora devono prendersi quel che rimane di ciò che hanno seminato».

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