Lega, sugli assessorati sarà battaglia 

Domani vertice con la Svp per chiudere il programma. Sulle nomine parlerà Calderoli. Toponomastica, resta il nodo


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Per legge ci sarebbe tempo fino alla metà di febbraio per insediare la nuova giunta. Ma la Svp non ne vuole sapere di superare la metà di gennaio, come cinque anni fa. Domani dunque nuova seduta delle delegazioni di Svp e Lega per chiudere il programma di giunta. Gran finale sabato con Roberto Calderoli. Poi gli altri passaggi definiti da una scaletta messa a punto nella pausa natalizia e comunicata dall’Obmann Philipp Achammer agli organismi del partito. «Salvo sorprese, e mi auguro che non ne arrivino, vorremmo andare in aula per il voto sulla giunta nella settimana del 14 gennaio», riferisce Achammer.

LE TAPPE. Achammer ha convocato per lunedì 7 gennaio il Parteuiausschuss, allargato anche a sindaci e segretari locali della Svp, per l’approvazione del programma. Probabilmente già venerdì, di sicuro sabato, arriverà a Bolzano il senatore Roberto Calderoli, che presenterà alla Svp la proposta per superare l’incidente diplomatico del mancato coinvolgimento di Provincia e Austria nel disegno di legge costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. Calderoli incontrerà anche il gruppo dei quattro eletti della Lega (Bessone, Mattei, Vettorato e Vettori) per una verifica finale sul programma e le strategie sugli assessorati. Alla trattativa su deleghe e assessori verrà dedicata la settimana dal 7 al 14 gennaio, quando verrà convocato il Parteiausschuss non allargato per la votazione sulla proposta di giunta. «Se il nostro parlamentino il 14 gennaio ci darà il via libera, quella settimana andremo in Consiglio, così Achammer.

I NODI. Il programma sarà di nove punti su cento pagine. Assodato che Svp e Lega si sono trovati più in sintonia del previsto, su alcuni temi i due lati del tavolo restano lontani, dall’Europa (una formulazione comunque è stata trovata) alla toponomastica. La Svp punta ad approvare al più presto nella nuova Commissione dei Sei la norma sulla toponomastica bloccata nella scorsa legislatura: vogliono arrivarci prima che la Corte costituzionale si pronunci sulla legge provinciale del 2012 impugnata dallo Stato. La Lega oppone resistenza e al tavolo ha esposto un concetto che può essere riassunto così: «Tra cinque anni vorremmo essere rieletti, non possiamo giocarci subito la faccia sulla toponomastica». Nel programma, al momento, è prevista una formulazione non troppo impegnativa, che prospetta il «superamento» del contenzioso con lo Stato sulla toponomastica e la gestione di lupi e orsi (altra legge impugnata). Ma anche il termine «superamento» non piace a una parte della Lega: Filippo Maturi avrebbe chiesto un termine più neutro. Non a tutta la Svp piacerebbe invece l’insistenza della Lega sulla «famiglia naturale» nel programma.

GLI ASSESSORI. La Svp prende atto di non poter forzare la mano in casa della Lega sui nomi dei due assessori. All’inizio sembrava scontato che il Carroccio avrebbe garantito la presenza di Rita Mattei per le quote rosa, non è più così. La guerra ormai evidente tra due anime della Lega impone prudenza alla Svp. «Alla fine decideranno loro, i leghisti», è la versione attuale della Svp, anche se la proposta ufficiale della giunta spetta al presidente Arno Kompatscher. Calderoli avrà un ruolo chiave sui nomi leghisti, sentito Matteo Salvini. Le ipotesi sono al momento tutte aperte, perché nella Lega queste partite si decidono all’ultimo momento per l’effetto sorpresa. Calderoli avrebbe effettuato alcuni sondaggi informali in ambienti Svp, anche sul territorio, per capire preferenze ed eventuali resistenze su Massimo Bessone, Rita Mattei e Giuliano Vettorato (Vettori si è tirato fuori da subito, farà il capogruppo). La soluzione più scontata di Bessone (il più votato) e Rita Mattei, potrebbe lasciare il posto all’ipotesi gettonata di Bessone e Vettorato. Colpo di mano estremo, dettato da Milano, sarebbe Vettorato e Mattei in giunta, con Bessone vice presidente del consiglio provinciale. Con quali ripercussioni però nella Lega bolzanina e nella maggioranza? La Svp da parte sua deve gestire il braccio di ferro sulla nomina di Gert Lanz (voluto da Kompatscher per le deleghe economiche) o Maria Hochgruber Kuenzer ).

La Lega potrebbe puntare su patrimonio, informatica o mobilità, se quest’ultima non dovesse essere assegnata a Daniel Alfreider, pure assessore in pectore ai lavori pubblici.

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