Lenzuola sparite Badante ucraina a processo per furto 

Bolzano. Una badante ucraina, da tempo a Bolzano ove ha accudito per un paio d’anni una donna anziana non più autosufficiente, si trova a dover affrontare un processo con l’accusa di furto aggravato....



Bolzano. Una badante ucraina, da tempo a Bolzano ove ha accudito per un paio d’anni una donna anziana non più autosufficiente, si trova a dover affrontare un processo con l’accusa di furto aggravato. A trascinarla in tribunale sono stati i famigliari dell’anziana assistita, passata a miglior vita tre anni fa.

Elaborato il lutto, i famigliari dell’anziana deceduta permisero alla badante straniera di usufruire dell’appartamento per alcun e settimane, in attesa di trovare un’altra occupazione sempre a Bolzano e sempre in qualità di badante. In effetti alcune settimane dopo la donna straniera lasciò l’appartamento per iniziare il lavoro presso un’altra persona da assistere e fu vista andarsene con alcune valige. Solo successivamente i famigliari dell’anziana scomparsa si accorsero che in casa era sparite tutte le lenzuola, tutti gli asciugamani, oltre ad un quadro con l’immagine della Madonna e una statuetta di padre Pio. Un danno quantificato in circa tremila euro. La badante ucraina fu subito contattata per chiedere spiegazioni sullo strano ammanco. Sino ad oggi la donna (difesa dall’avvocato Amintore Arcuri) ha sempre negato con estrema decisione di aver trafugato la merce in questione.

I famigliari della anziana bolzanina scomparsa si sono però imputati e ne hanno fatto una questione di principio. La donna straniera, infatti, era sempre stata trattata molto bene all’interno della famiglia ed il furto è stato dunque ritenuto anche un vero e proprio affronto oltre che, ovviamente, un reato penale. E così la vicenda è finita davanti ad un giudice.

Ieri in tribunale si è svolta la prima udienza in occasione della quale si è proceduto all’audizione di un paio di testimoni chiamati a deporre dalla pubblica accusa. I familiari derubati hanno comunque deciso di affrontare il processo in termini molto seri costituendosi parte civile (con l’avvocato Marco Boscarol) e chiedendo dunque un adeguato risarcimento, anche di natura morale. Prossima udienza il 6 novembre. MA.BE













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