Liberalizzazioni: oggi i taxi si fermano

Bolzano aderisce allo sciopero, stop dalle 9 alle 17. Servizi minimi garantiti



BOLZANO. I tassisti di Bolzano hanno deciso di aderire al fermo nazionale indetto per la giornata odierma in segno di protesta per il progetto di liberalizzazione messo in campo dal governo. «Verificato l'andamento della trattativa avviata in sede nazionale con l'esecutivo Monti ed in attesa che il governo formalizzi in modo compiuto gli accordi intercorsi - si legge in un comunicato stampa emesso ieri sera da"Uri taxi" - le associazioni nazionali hanno comunque deciso di mantenere per la data del 23 gennaio il fermo nazionale dei servizi». Bolzano, dunque, farà la sua parte. Ieri sera a conclusione della riunione dei cinquanta tassisti interessati è stato deciso di prevedere il fermo dalle 9 alle 17. A Bolzano qualche problema era sorto per problemi legati alla gestione delle ore di sciopero. Per legge infatti anche i tassisti debbono garantire il servizio minimo (previsto ad esempio per chi ha necessità di raggiungere l'ospedale) e la gestione automatizzata del servizio radiotaxi (data l'assenza della centralinista attualmente in ferie) potrebbe creare qualche difficoltà nel filtrare e verificare il tipo di chiamata. Problemi che saranno comunque affrontati e gestiti in maniera adeguata nel corso dell'agitazione di oggi. Ovviamente non mancheranno disagi per l'utenza dato che in servizio ci sarà un numero decisamente inferiore di auto. Alcuni tassisti di Bolzano saranno infatti a Bologna per la manifestazione che farà confluire tassisti dall'Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Intanto Marino Melissano, vicepresidente di «Altroconsumo», ieri sera si è detto convinto che le liberalizzazioni che il governo ha messo in cantiere porteranno a benefici per i consumatori. «Siamo sempre stati favorevoli alle liberalizzazioni - puntualizza il professor Melissano - tanto che dall'altro ieri abbiamo istituito una petizione con raccolta di firme sul nostro sito per aderire al progetto liberalizzazioni senza se e senza ma». Ma il progetto Monti, così come è stato presentato l'altro giorno, soddisfa solo in parte "Altroconsumo". «E' un progetto riduttivo rispetto alla prima bozza - sottolinea ancora il professor Melissano - ad esempio nel settore trasporti è da tempo che chiediamo l'istituzione di una"Authority" specifica. Ora il decreto del governo conferma che questa nuova Autorità verrà istituita ma non si sa quando. E conoscendo i tempi e le dinamiche della politica italiana c'è poco da essere ottimisti». Ma ci sarà effettivamente una ricaduta positiva per combattere il carovita? «Si spera ma è decisamente presto per fare dei calcoli precisi. Sono scelte che ricadranno positivamente sui nostri figli e nipoti». (ma.be.)













Altre notizie

Attualità