il coordinatore di FORZA ITALIA

Lillo: penso con la mia testa, Biancofiore non lo sopporta

BOLZANO. Alleati di ferro fino alla sua nomina a coordinatore regionale di Forza Italia, poi la rottura plateale. Enrico Lillo e la deputata Michaela Biancofiore non si parlano più. Per l’ennesima...



BOLZANO. Alleati di ferro fino alla sua nomina a coordinatore regionale di Forza Italia, poi la rottura plateale. Enrico Lillo e la deputata Michaela Biancofiore non si parlano più.

Per l’ennesima volta nel partito volano gli stracci. Il problema è che tra nove mesi ci saranno le elezioni comunali. Così Enrico Lillo.

Continuate a dividervi. È la maledizione di Forza Italia?

«Sono gli ultimi colpi di coda di una situazione che presto verrà chiarita da Roma, così mi è stato detto. Michaela si sente messa da parte, ma l’ha voluto lei, perché non accetta che un coordinatore regionale, indicato da lei, possa avere un suo pensiero e una sua autonomia».

Appena nominato, lei ha escluso Alessandro Bertoldi dai vertici.

«Il coordinatore ha il diritto di costruire una squadra scegliendo le persone di cui si fida».

Alle comunali il simbolo del partito sarà in mano a Michaela Biancofiore, che detterà le regole.

«Non è vero. Il simbolo è di competenza dei coordinatori. Se ci lasciano lavorare, magari riusciamo a presentarci decentemente alle comunali, recuperando credibilità. Così stiamo solo disgustando la gente di nuovo».

La accusano di non avere una linea politica.

«Sono intervenuto contro le bordate di Michaela Biancofiore contro l’autonomia. Sono intervenuto sui casi dell’insegnante di Trento e del Rainerum per ricordare che Forza Italia è contro ogni discriminazione sessuale e religiosa. Punto a un partito moderato e autonomista. Se fallirò mi farò da parte. Ma voglio la libertà di provarci». (fr.g.)

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