Lillo: «Solo a Bolzano con il simbolo»

Il coordinatore di Forza Italia spiega la strategia elettorale: puntiamo sul tema sicurezza, sottovalutato da Spagnolli


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Matteo Bonvicini annuncerà entro il fine settimana se accetterà la candidatura a sindaco che gli è stata proposta da una parte del centrodestra. Se sarà un sì, il giovane farmacista potrebbe candidarsi con una lista civica, accanto alle liste dei partiti che lo sostengono, Forza Italia, Alto Adige nel cuore, Nuovo centrodestra ed eventualmente altri, tra cui «Io sto con Bolzano», la lista fondata da Angelo Gennaccaro. Nella «lista del sindaco» potrebbe entrare in gioco Marco Galateo, fresco dimissionario dal ruolo di coordinatore provinciale di Forza Italia. A tirare le fila del lavoro in Forza Italia c’è Enrico Lillo, consigliere comunale e coordinatore regionale. Lo abbiamo sentito sulle strategie elettorali.

Michaela Biancofiore è sulla riva del fiume e aspetta che passino eventuali cadaveri, Galateo si è dimesso. È rimasto un nucleo di Forza Italia?

«Certamente sì. Il coordinamento provinciale è gestito dal vice Claudio Melchiorri, il coordinamento regionale è pienamente operativo. A Bolzano stiamo pensando di aprire un piccolo spazio provvisorio per la campagna elettorale. Non ho nemmeno più le chiavi della sede di piazza Vittoria».

Come gestirete il simbolo alle elezioni comunali?

«L’idea è di correre con il simbolo di Forza Italia a Bolzano, mentre organizzare liste uniche del centrodestra negli altri comuni, compresi Merano, Bressanone e Laives».

Non cancellerete Forza Italia con tutte queste civiche?

«Stiamo provando a rimettere insieme il centrodestra, evitando di disperdere voti italiani tra tante liste».

A Bolzano su cosa imposterete la vostra sfida a Spagnolli, se sarà ricandidato?

«Ci baseremo sui nostri temi: la sicurezza, la mobilità, i servizi sociali che hanno bisogno di una rivisitazione per assistere chi ha bisogno ed evitare sprechi. Il problema della sicurezza è clamorosamente sottovalutato dalla giunta Spagnolli».

Con Spagnolli potrebbe esserci la Svp al primo turno e il centrodestra difficilmente eviterà l’ennesima sconfitta.

«Un loro accordo al primo turno ci metterebbe più in difficoltà, ma non c’è nulla di scontato. In città c’è molta stanchezza sulla gestione Spagnolli, in particolare, ripeto su sicurezza e sociale. Lo sappiamo perché siamo molto in giro in città. Non avendo posti di potere e uffici in cui ricevere, andiamo noi a trovare i cittadini là ove stanno, nei quartieri, per strada».

La borghesia bolzanina è fuggita dal centrodestra. Provando un’operazione di recupero?

«Sì, avremo dei professionisti in lista. Cerchiamo di recuperare persone che si erano allontanate per incomprensioni, diciamo così».

A Bolzano volete presentarvi come una alleanza di centrodestra moderata?

«E autonomista, sì. Credo che Unitalia e Fratelli d’Italia siano più interessati a CasaPound».

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