Lilt, quattro case acquistate con i lasciti

Il presidente Coser: «In via Druso e in via Vittorio Veneto ospitiamo gratuitamente in media 30 malati oncologici l’anno»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «L’ultimo appartamento in via Vittorio Veneto, a due passi dall’ospedale, l’abbiamo acquistato con i lasciti testamentari di due persone, un vicentino e un trentino, che non conoscevamo neppure, anche perché a differenza di altre associazioni non sollecitiamo offerte né telefonando a casa né col sistema porta a porta. I fondi li raccogliamo lanciando dei progetti: l’ultimo con i supermercati Poli. Ricordo, tra l’altro, che chi opera nella Lilt lo fa a titolo di volontariato, ad eccezione di due segretarie assunte part-time». Paolo Coser, primario benemerito di Ematologia dell’ospedale San Maurizio e presidente della Lilt (Lega per la lotta contro i tumori), è giustamente orgoglioso dell’ultimo appartamento - comprato grazie anche alla generosità di sconosciuti donatori che credono nella serietà di questa associazione - che viene messo a disposizione gratuitamente dei malati oncologici provenienti da altri centri dell’Alto Adige, del Trentino e del Veneto. «I pazienti che arrivano al San Maurizio - spiega - per sottoporsi a lunghe e complesse terapie oncologiche, come i trapianti di midollo in Ematologia per leucemie, linfomi, mielomi devono poi, una volta dimessi, rimanere per diverse settimane (nel caso di trapianto di midollo sono 100 giorni) in stretto contatto con l’ospedale per un periodo di osservazione o per terapie in regime di day hospital. Noi ospitiamo gratuitamente i pazienti e i familiari che li assistono nei quattro appartamenti: tre li abbiamo acquistati alla fine degli anni ’90 al civico 114 di via Druso, quello di via Vittorio Veneto è l’ultimo. Per i malati e le famiglie è un aiuto importante, perché non tutti possono sobbarcarsi le spese di albergo. Non solo: al risparmio si aggiunge la possibilità di vivere un momento particolarmente difficile nell’intimità di una casa invece che in una anonima stanza d’albergo. Sono circa 30 all’anno coloro che ne usufruiscono».

Due dei tre appartamenti, acquistati in via Vittorio Veneto, sono in fase di ristrutturazione. «Li avevamo comprati - racconta Coser - con le iniziative fatte in piazza Walther e con le donazioni arrivate dalla trasmissione “24 ore per la vita” . Inoltre avevamo ricevuto 100 milioni di vecchie lire da un industriale che era stato condannato dal giudice a pagare la somma a titolo di multa e a versarla ad una onlus».

Con i soldi delle donazioni - l’associazione è uno dei 22 sodalizi in Alto Adige che rilasciano il certificato Donazioni sicure - la Lilt organizza una serie di attività che hanno un duplice obiettivo: prevenzione e aiuto dei malati oncologici.

«Entro poche settimane - annuncia Coser - offriremo, in collaborazione con il Servizio psicologico dell’ospedale San Maurizio, anche un ’assistenza psicologica per i bambini figli di malati di tumore in vita o deceduti. Mettiamo a disposizione gratuitamente una psicologa, la dottoressa Laura Collino, specializzata nel settore infantile». Per chi volesse devolvere il 5 per mille dell’Irpef alla Lilt può farlo, il codice fiscale è: 02216950218 . Per eventuali donazioni: Cassa di Risparmio ag3 Bolzano Via Roma 42 IBAN : IT29 D060 4511 6030 0000 0450 000













Altre notizie

le foto

Tende per Gaza a Bolzano: "Fermiamo il genocidio"

Tende per Gaza anche a Bolzano, in piazza Adriano, sull'onda della mobilitazione in atto in diverse città e università in Italia e all'estero. "Free Palestine", "Fermiamo il genocidio a Gaza", "Stop al massacro del popolo palestinese" si legge sugli striscioni. LE FOTO (DLife) 

Trentino

Accoltellato al supermercato: arrestato l'aggressore

È successo nel pomeriggio di oggi in un negozio di Civezzano, vicino a Trento: il 50enne portato in ospedale. L'autore è stato bloccato dal personale e successivamente fermato dai carabinieri: non si conosce il movente

Attualità