Lo scultore con l’«atelier» nel parco 

Il maestro Vasili Pratluc realizza le sue opere su un tavolo da pic-nic sulle passeggiate Lungo Isarco


di Roberta Catania e Amal Jamil*


BOLZANO. Camminando lungo le passeggiate del Lungo Isarco, su una panchina all’altezza di via Rovigo, capita spesso di incontrare un signore molto riservato, dedito al lavoro dell’intarsio e del modellato, attorniato da attrezzi, trucioli e dagli sguardi curiosi ed impressionati dei passanti: il maestro Vasili Pratluc, moldavo d’origine ed ormai a Bolzano da tre anni, lavora lì, su quel tavolo, sul quale realizza con grande maestria pezzi scultorei unici e di grande impatto emotivo e spirituale, sotto gli occhi di centinaia di bolzanini.

All’aperto si sente più ispirato e più libero nel movimento, cosa che nel suo appartamento non troppo grande non riesce ad essere.

Il maestro Pratluc non usa scalpelli, ma arnesi minuti che gli consentono di lavorare il legno curandone i dettagli e, soprattutto, gli consentono di trasportare facilmente la sua bottega di qua e di là.

Vasili è un maestro artigiano e in Moldavia, allora ex Unione Sovietica, ha insegnato il suo mestiere a tante generazioni di giovani apprendisti che volevano accostarsi alla sua arte, la scultura. Da lì si è trasferito in Abruzzo dove ha vissuto per sedici anni.

Lì si è perfezionato nella scultura a tema spirituale e di ispirazione sacra, riuscendo ad esprimere soprattutto le emozioni dei personaggi che ritraeva.

Le sue opere sono state esposte al Vaticano, sono arrivate anche in Giappone, in Canada, negli Usa. La crisi tocca anche il mondo dell’arte e quindi Vasili è costretto a trasferirsi con la sua famiglia e giunge nel 2014 a Bolzano, dove, oltre a coltivare la sua passione e la sua arte individualmente, collabora con il laboratorio sociale «Manu» proprio perché rimane forte il suo desiderio di trasmettere la sua arte alle nuove generazioni appassionate, è anche padre e nonno e frequenta anche il parco, sua bottega a cielo aperto, coi propri nipoti. Pratluc Vasili è un artista molto umile, così come umile è il materiale da lui lavorato, ma i risultati della sua arte, del suo impegno, hanno un valore unico e apprezzato sia dagli intenditori che dai semplici passanti curiosi del parco di via Rovigo.

*Redattori di COOLtour













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità