Lo studente picchiato ha rischiato un occhio

Si appesantisce la posizione di Davide Brancaglion di Casapound, indagato per lesioni personali gravi. Saranno sentiti alcuni studenti del Liceo classico



BOLZANO. Davide Brancaglion, il consigliere circoscrizionale di Casapound nel quartiere don Bosco, continua a non fornire una propria versione dei fatti in merito all’episodio del pestaggio di uno studente di 17 anni del liceo classico. Ma la sua posizione processuale non è delle più agevoli. Negli ultimi giorni i medici che hanno in cura la vittima del pestaggio hanno confermato alla Procura che il ragazzo ha rischiato di perdere l’uso di un occhio in quanto un pugno gli avrebbe prodotto una grave lesione con rischio concreto di rottura del dotto lacrimale. La prognosi di guarigione è risultata superiore ai trenta giorni, dunque, sotto il profilo penale la lesione contestata è grave. Per fortuna, però, non ci saranno conseguenze irriversibili ed il ragazzo guarirà completamente. Nel frattempo il sostituto procuratore Luisa Mosna intende procedere con una completa ricostruzione dell’episodio sulla base di nuove testimonianze. Verranno sentiti anche i compagni di scuola della vittima. Si tratta di altri studenti del Liceo classico a cui la vittima del pestaggio avrebbe confidato alcuni particolari di quella sera. E’ stato confermato che la causa dell’aggressione con pestaggio davanti alla sede di Casapound di via Cesare Battisti sarebbe stata provocata dalla canzone partigiana «Bella Ciao» impostata come suoneria del telefono della vittima. Il pubblico ministero intende risentire il ragazzo aggredito nei prossimi giorni perchè racconti cosa è effettivamente accaduto. Lo studente avrebbe confermato quanto raccontato anche nell’immediatezza dei fatti e cioè di aver visto in faccia l’aggressore solo per qualche attimo e di non averlo conosciuto precedentemente. Questo significa che tra i due non vi sarebbe stato alcun litigio o scambio di insulti prima dell’aggressione.

Agli atti dell’inchiesta ci sono già le dichiarazioni del ragazzo aggredito il quale avrebbe dichiarato di aver riconosciuto il suo aggressore in un profilo facebook solo alcuni giorno dopo il pestaggio. Da canto suo Davide Brancaglion (difeso dagli avvocati Fava ed Eritale) non ha ancora fornito una propria versione dei fatti. Attende in primo luogo di sapere con certezza di essere indagato. Ieri la Procura ha confermato l’esistenza di un fascicolo relativo al grave episodio. Brancaglion potrebbe essere raggiunto da avviso di garanzia solo in occasione del primo atto garantito.

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