Lub, soluzioni innovative contro i danni da grandine

Progetto degli studenti di Informatica: i sensori agiscono sull’apertura delle reti di protezione



Mai più danni di milioni di euro a causa della grandine improvvisa. Un progetto degli studenti di Informatica della Lub diventa un prototipo da commercializzare grazie al finanziamento di “Industrio”.

È di 50 mila euro il finanziamento ottenuto da un gruppo di studenti della Lub per commercializzare un sistema informatico che permetterà agli agricoltori di proteggere le loro coltivazioni dalla grandine improvvisa.

Uno spin off universitario in piena regola, reso possibile da un cambio di rotta imposto nella didattica dal nuovo preside della Facoltà, il finlandese Pekka Abrahamsson: «Da questi risultati si evince quanto sia importante la capacità di ispirare con questioni reali gli studenti. Saranno loro ad andare lontano, forti di un approccio imprenditoriale e di un solido lavoro di squadra». Il prototipo - presentato alcune settimane fa alla Lub - ha suscitato l’interesse di Industrio, un acceleratore privato di imprese tecnologiche di Trento.

Il tutto è nato dall’impegno di studenti del primo anno del corso di laurea in Scienze e ingegneria dell’informatica, ai quali è stato chiesto di confrontarsi con alcuni agricoltori locali per individuare problemi rilevanti per la loro attività, sviluppando soluzioni innovative ed economiche in collaborazione con gli studenti degli anni successivi.

Dal confronto, è emerso che la grandine rappresentava uno dei principali fattori di rischio sul raccolto. Gli studenti di Informatica hanno perciò pensato di sviluppare un sistema che prevede l’istallazione nelle aree agricole di sensori anti-grandine.

I sensori, infatti, agiscono automaticamente e tempestivamente sulla apertura delle reti di protezione. Grazie al finanziamento di Industrio, nei prossimi sei mesi gli studenti avranno la possibilità di realizzare la versione commerciale del prototipo.













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