M5S: «Con noi riparte l’economia» 

Il senatore Pesco (presidente commissione Bilancio): «L’obiettivo? La giunta»



BOLZANO. Il governo scommette sul rapporto deficit/pil al 2,4%, lo spread vola a quota 280 punti. Il senatore Daniele Pesco (M5S) sarà uno degli uomini chiave della maggioranza su questa manovra del Def, la prima del governo Conte. Pesco è il presidente della commissione Bilancio alla Camera. Ieri è arrivato a Bolzano per presentare il programma del Movimento 5 Stelle per le elezioni provinciali. Tutti gli chiedono dello schiaffo alle regole europee uscito dal Consiglio dei ministri giovedì sera. «Dobbiamo cercare di rassicurare», spiega.

Come M5S siete al governo per la prima volta. Non la spaventa la responsabilità enorme che vi siete presi con la decisione sulla manovra?

«Dobbiamo fare ripartire l’economia. Il debito in più servirà per avere ulteriori margini di manovra, ma vogliamo ottenere una parte di risorse dalla riduzione della spesa pubblica. La manovra si tradurrà quasi tutta in economia reale, dalle pensioni, alle persone che si trovano in difficoltà, ai consumi e un fisco più equo per le imprese».

Se fallite, ne risentirà tutta l’Italia.

«Dietro la decisione dell’altra sera, è la mia sintesi, c’è coraggio e determinazione. Presto arriverà il decreto corruzione: in Italia nessuno ha osato tanto».

Il M5S punta alla giunta provinciale di Bolzano?

«Sì. Questo è un territorio che gode da decenni dello status di autonomia speciale, ma non ha saputo dare le giuste risposte a tutti i cittadini, su tutti i settori. Il primo esempio che mi viene in mente è la sanità, su cui punta in modo particolare il nostro programma. E poi c’è tutto il tema della mobilità sostenibile e dell’occupazione».

La vostra lista ha risentito dell’uscita di Paul Köllensperger, ora avversario.

«Sì, il problema c’è stato».

In che rapporti è con la Svp?

«Al Senato sono miei vicini di banco. In commissione Bilancio c’è Steger: come presidente il mio ruolo non è facile, devo garantire la copertura delle misure, spesso le opposizioni si arrabbiano».

Lei è lombardo. La sua regione ha iniziato l’iter per ottenere più autonomia.

«Non ci avvicineremo neppure alla vostra specialità. Comunque è un percorso giusto».

(fr.g.)













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