concessa la sospensiva 

Magazzino «Negrelli»: il Tar blocca la demolizione

BOLZANO. Dachverband 1, Benko 0. Per ora è questo il risultato della partita che si sta giocando riguardo al magazzino Negrelli, l’edificio all’interno dell’areale ferroviario che dovrebbe essere...



BOLZANO. Dachverband 1, Benko 0. Per ora è questo il risultato della partita che si sta giocando riguardo al magazzino Negrelli, l’edificio all’interno dell’areale ferroviario che dovrebbe essere abbattuto per fare posto alla nuova stazione provvisoria degli autobus extraurbani propedeutica all’avvio del cantiere della Kaufhaus di via Alto Adige. Nella giornata di ieri, infatti, la presidente del Tar Edith Engl ha accolto l’istanza cautelare proposta dal Dachverband contro l’abbattimento dello storico edificio. Si è chiesto di annullare la concessione edilizia data dal Comune alla Provincia per la demolizione. Visti i caratteri di estrema gravità e urgenza - stante «la fisica irreversibilità della demolizione» - il Tar ha concesso la sospensiva, in attesa dell’udienza di merito, che si terrà il 28 novembre.

La battaglia sulla "Negrelli Halle" si è dunque trasferita dal piano politico e urbanistico a quello giudiziario. L'avvocato Gernot Rössler ha infatti depositato l'altro giorno il ricorso al Tar a firma del Dachverband, l'associazione protezionistica sudtirolese, contro il Comune di Bolzano e la Provincia autonoma e pure nei confronti di Rfi, la Rete ferroviaria italiana, per annullare o sospendere la concessione edilizia del 6 ottobre che dava il via libera, come scritto nella premessa della richiesta, all'intervento di demolizione. Per i ricorrenti quel capannone costituirebbe "per ragioni di interesse storico, architettonico, socio-culturale, tecnico ed industriale un bene culturale, nonché un monumento significativo per lo sviluppo economico e la crescita dello scalo merci di Bolzano nel tardo 800 a seguito della costruzione della linea ferroviaria del Brennero". Questo ricorso piove a pochi giorni dal previsto avvio dei lavori nell'area di via Renon, a seguito della concessione edilizia comunale e della richiesta provinciale di avviare quanto prima il trasferimento della stazione autobus di via Perathoner, nel cui contesto sta a sua volta per essere intrapreso, nel 2018, l'iter per la costruzione del "Walther park", il centro commerciale benkiano. La questione, su cui il tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi, riguarda la "tutelabilità" della costruzione. In sostanza se quel capannone ha o meno un valore monumentale. Per gli enti preposti, che hanno sin qui affiancato l'iter amministrativo della concessione edilizia, no. Per i ricorrenti, in prima fila il Kuratorium di Wittfrida Mitterer che ha coinvolto nei mesi scorsi alcune associazioni protezionistiche e no come appunto il Dachverband, gli Schützen, il Fai e alcuni privati come Alois Lageder e Heiner Oberrauch, invece sì.

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