Mammografie, Bolzano chiede aiuto 

Bonatti (primario di Radiologia): «Dopo le dimissioni di 2 nostri medici. Merano e Brunico ci aiutano a leggere i referti»  


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Il momento è molto difficile. Due medici radiologi si sono dimessi (da un giorno all’altro) e l’ospedale di Bolzano chiede aiuto all’ospedale di Merano ed a quello di Brunico per “leggere” le mammografie. «Non abbiamo cancellato alcun appuntamento - spiega Giampietro Bonatti, primario di Radiologia - solo che all’esame le pazienti troveranno le tecniche mentre le immagini vengono lette e refertate dai colleghi di Merano e Brunico. Gli esami effettuati ieri mattina a Bolzano sono stati refertati, nel pomeriggio, dal mio collega il primario di Radiologia del “Tappeiner”, Anton Wieser». Insomma Bolzano affronta l’emergenza medici e tampona una situazione delicatissima che tocca Senologia, Oncologia, Chirurgia generale, Ginecologia e Anatomia patologica. Succede perchè se ne sono andati improvvisamente Margherita Tapparelli - responsabile della Senologia - una delle radiologhe più apprezzate dell’ospedale forte di 9.600 esami refertati l’anno - e Nicola Orsogna che lascia Bolzano per l’ospedale di Benevento. Restano - a metà servizio - altri due medici: uno specialista che arriva da Trento e lavora al 50% ed un altro specialista - che arriva da un’altra Azienda - che copre l’altro 50%. Resta da capire in questi giorni cosa succede per le eventuali biopsie che individuano possibili tumori (la biopsia permette l'analisi istologica del tessuto mammario, metodica eseguita per escludere o confermare un dubbio diagnostico). «Per le emergenze ci aiuterà ancora una volta Merano e ci darà una mano anche Trento. Poi dal 3 settembre le cose andranno un po’ meglio visto che rientra uno dei due colleghi al 50%».

Elisabetta Cretella - coordinatrice dell’equipe multidisciplinare di Senologia - spiega che servono subito in ospedale radiologi senologi dedicati per permettere una migliore qualità d’intervento. Questione affrontata anche dall’ex primario di Chirurgia generale, Federico Martin che spiega come anche per il trattamento del tumore della mammella sia assolutamente necessario il concorso di più figure professionali (radiologo, chirurgo, oncologo, chirurgo plastico, anatomopatologo ecc.).

«Il radiologo - dice Martin - gioca un ruolo fondamentale non solo nella "lettura" dello screening, ma soprattutto nell'identificare esattamente la posizione delle lesioni piccole o piccolissime altrimenti non rilevabili e che poi il chirurgo asporterà con un intervento il meno invasivo possibile. Per fare questo vi è la necessità di avere nel gruppo multidisciplinare radiologi con grande esperienza e competenza. Sarebbe veramente molto grave - conclude e ripete Martin - qualora la mancanza di un radiologo esperto mettesse in discussione i buoni risultati ottenuti sin qui dalla Senologia del San Maurizio dopo anni di faticoso impegno a fianco delle pazienti».

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