Mancano preti: a Merano si profila la fusione di tre parrocchie

Lunedì sera all’oratorio di Maia Bassa incontro dei consigli parrocchiali. Unità pastorale per Santa Maria Assunta, Santo Spirito e San Vigilio


di Ezio Danieli


MERANO. Si va, rapidamente, verso l'unità pastorale fra le parrocchie di lingua italiana della città. La decisione della diocesi è attesa, quasi scontata.

Ma c'è bisogno di preparare questo evento - causato in particolare dalla mancanza di sacerdoti e dalla vecchiaia di quelli esistenti - e quindi se ne parlerà domani sera in occasione di un incontro fra i vari consigli parrocchiali in programma alle 20.30 presso l'Oratorio di Maia Bassa.

Non sarà il solo argomento che verrà dibattuto alla presenza del decano di lingua italiana, don Gabriele Pedrotti, parrocco di Santa Maria Assunta. Ma quello dell'unità pastorale è indubbiamente il piatto forte della serata visto che la decisione della diocesi appare prossima. Fra l'altro le parrocchie di lingua tedesca hanno già concretizzato la "fusione" come è accaduto fra Lagundo e Marlengo.

«In città - dice don Gianni Facchetti parrocco della comunità di lingua italiana di Maia Bassa - i problemi sono rilevanti. Vi sono pochi sacerdoti a disposizione e, fra questi, molti sono anche anziani. L'unità pastorale oramai è un dato acquisito. Bisognerà però prepararsi adeguatamente ed inizieremo a farlo proprio lunedì sera».

Già da un paio d'anni anche il calendario della messe domenicali è stato ridimensionato: i pochi sacerdoti non possono certo dividersi in due per celebrare. A ciò bisogna aggiungere i vari problemi che ogni prete deve risolvere, a cominciare da quelli burocratici. Insomma l'unità pastorale è prossima a partire. Ne saranno interessate le parrocchie di Santa Maria Assunta, di Santo Spirito e di San Vigilio a Maia Bassa mentre per quanto riguarda Sinigo potrebbe far parte di un'altra comunità pastorale di cui dovrebbe far parte anche Postal.

Nella Chiesa cattolica si chiama unità pastorale un insieme di parrocchie vicine tra loro e affini per quanto riguarda il tipo di territorio (in montagna, in una grande città, nelle periferie) e le condizioni di vita degli abitanti (per esempio un insieme di piccole frazioni che gravitano tutte attorno ad un unico paese principale). L'unità pastorale è usualmente guidata da un parroco definito moderatore che nel caso di Merano potrebbe essere l'attuale decano don Gabriele Pedrotti.

E' dunque necessario unire le forze per coordinare meglio alcuni settori della vita pastorale, come ad esempio le attività della Caritas, la formazione dei catechisti, la preparazione al matrimonio, tutte attività che risentono, come detto, del costante calo del numero dei preti. Un problema questo che accomuna, ormai da anni, tutto il Paese.

Domani sera i consigli pastorali si occuperanno, nel corso della riunione, anche delle direttive del vescovo che ha indetto il sinodo della diocesi altoatesina e quindi affronteranno la realtà del centro pastorale della Caritas che ha visto incrementare il proprio lavoro a causa dei disagi in molte famiglie causati dalla crisi finanziaria. Quello della Caritas è diventato, soprattutto negli ultimi mesi, un punto di riferimento importante per quanti stanno attraversando un periodo di difficoltà.

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