Mancati introiti Imu Bolzano perde 6,5 milioni

Nel Consiglio dei Comuni si tratta per portarli a 4,5. Gallo: «Sarà dura» Fra pretese statali e disponibilità dei Comuni c’è una differenza di 12 milioni


di Davide Pasquali


BOLZANO. Fumata nera, ieri, e comunque anche se dovesse avverarsi la migliore delle ipotesi avanzate dai tecnici, ci sarà davvero poco da scherzare. Stiamo parlando della seduta del consiglio dei Comuni nella quale si è discusso di finanza locale e mancati introiti Imu pretesi dallo Stato. Il clima è pesante, per tutti i municipi altoatesini, specie per i più grandi, ma a soffrire maggiormente è ovviamente il capoluogo. Come minimo, da queste due voci, che considerando i tagli statali non sono certo le uniche previste in perdita rispetto all’anno scorso, a Bolzano mancheranno fra i 4 e i 4,5 milioni di euro. Questo se andrà bene, perché potrebbe anche andare peggio e allora l’ammanco raggiungerebbe i 6-6,5 milioni di euro, cui saranno da aggiungere almeno altri 3 milioni di euro di mancati finanziamenti provinciali al sociale e pure dell’altro. «Come minimo», chiosa l’assessore comunale Luigi Gallo, «nel 2104 potremmo arrivare a perdere una decina di milioni di euro».

La seduta di ieri del consiglio dei Comuni è stata comunque interlocutoria, perché la materia è altamente complessa. Si è discusso - come precisa Gallo, presente ieri assieme al vicesindaco Ladinser e al sindaco Spagnolli - di finanza locale e mancati introiti Imu pretesi dallo Stato. «Sono stati presentati vari modelli, simulazioni, con una marea di variabili in ballo, diverse indipendenti sia dalla volontà dei Comuni che da quella della Provincia».

Il busillis è questo: almeno si spera di ottenere un minimo di vantaggio, se così lo si può chiamare, riguardo a quanti soldi si debbano restituire allo Stato rispetto al gettito Imu per quanto riguarda gli immobili di categoria D, ossia quelli produttivi. Lo Stato si aspetta il medesimo gettito dell’anno scorso, ma c’è in atto una diatriba, perché il reale incasso dei Comuni sarebbe stato minore delle pretese statali. L’interpretazione del consiglio dei Comuni è meno restrittiva. Fra pretesa statale e quota che i Comuni sono disposti a scucire c’è infatti una differenza di una dozzina di milioni. «Di questi circa due milioni - chiosa Gallo - riguardano Bolzano». Insomma, da questi due capitoli le cifre oscillano fra un ottimistico meno circa 4 milioni a un pessimistico meno circa 6 milioni.

Tutto rinviato alla settimana prossima. Si faranno altre simulazioni. Il presidente del consorzio dei Comuni Schatzer tenterà un ulteriore avvicinamento-mediazione con la giunta provinciale. Fatto sta che, come conclude Gallo, «politicamente rimane moltissima incertezza. Comunque andrà, per la città ci sarà una perdita e non certo un guadagno. In condizioni simili sono anche gli altri grandi comuni altoatesini: Merano, Brunico, Bressanone». Mercoledì si rioccuperà di bilancio 2014 anche la giunta comunale di Bolzano. «Perché comunque andrà, per noi la situazione è grave».

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