Marcelline, ora è scontro anche in maggioranza
BOLZANO. L’avvio da parte della giunta comunale dell’iter per la concessione di un finanziamento provinciale di 12/14 milioni di euro alle Marcelline per la ristrutturazione dell’istituto riscaldano...
BOLZANO. L’avvio da parte della giunta comunale dell’iter per la concessione di un finanziamento provinciale di 12/14 milioni di euro alle Marcelline per la ristrutturazione dell’istituto riscaldano gli animi all’interno della maggioranza. Ci sono le perplessità, forti, espresse dagli assessori Gallo, Trincanato e Pasquali: si teme non rimangano soldi provinciali per finanziare le scuole pubbliche. C’è poi il gelo alla riunione cittadina del Pd di lunedì, alla presenza della capogruppo Berti e del coordinatore cittadino Bonagura: si era chiesta una dilazione in attesa di chiarimenti. Richiesta di fatto ignorata dal sindaco, tanto che ora c’è chi, come Carlo Bassetti, si dichiara «pronto a lasciare il Pd se verrà finanziata una scuola privata, la cui iscrizione costa 5.000 euro l’anno». A criticare pesantemente la giunta comunale è anche il consigliere Guido Margheri, Sel: minaccia di rimettere in discussione le alleanze politiche in vista delle prossime elezioni.
La frettolosa scelta di un finanziamento di 12/14 milioni di euro per le scuole private parificate delle Marcelline, sostiene Margheri, «è sbagliata e ingiusta per tre ordini di ragioni». Per prima cosa «sono ben altre le priorità della città, che richiederebbero in tempi di grave crisi economica un investimento di questa entità, a cominciare dal completamento dei tanti programmi incompiuti nei nuovi quartieri, dalla realizzazione delle infrastrutture per il trasporto pubblico e di diverse strutture sociali e culturali». In secondo luogo, prosegue Margheri, «le scuole private, per la sussidiarietà che svolgono in relazione al sistema di istruzione pubblico, ricevono già nella nostra provincia un contributo annuale per ogni alunno e non si vede proprio l'interesse pubblico ad operare in questa direzione». Inoltre, «è molto discutibile la logica che adotta due pesi e due misure e che costringe altri soggetti a reperire risorse autonome per sviluppare progetti con ricadute positive anche dal punto di vista dell'interesse pubblico e finanzia lautamente a piè di lista un progetto come questo».
Le giunte provinciale e comunale «devono rapidamente rivedere l'assenso, purtroppo unanime, all'avvio della procedura, considerato anche che negli ultimi mesi si sono moltiplicati segnali politici e amministrativi di segno negativo che, certo, non possono essere occultati dietro lo straordinario successo dell’adunata degli alpini e che allontanano ulteriormente i cittadini dalle istituzioni e mettono a rischio le alleanze in vista delle prossime scadenze elettorali».
Di tutt’altro avviso il consigliere Udc Sandro Repetto: «Non voglio entrare nella polemica, a mio avviso vecchia, fra scuola cattolica, privata, e scuola pubblica, che mi pare debba essere superata. Le Marcelline sono un istituto con molti alunni, dall’asilo al rinomato liceo linguistico; sono una scuola storica. Quando si parla dei finanziamenti, per dire, ai Francescani, non mi pare di aver mai sentito di nessuno che si sia stracciato le vesti». Le Marcelline, come il Rainerum, «sono una delle eccellenze bolzanine e oltretutto servono anche da studentato, non solo da scuola. Teniamo poi conto del fatto che la maggior parte degli insegnanti delle Marcelline sono per così dire civili, insomma, si tratta anche di posti di lavoro». Infine, per quanto riguarda i timori di un taglio ai finanziamenti provinciali per le altre scuole, Repetto sostiene: «Soluzioni ce ne sono, basta trovare il modo di programmare i finanziamenti, tenendo alta l’attenzione nei confronti della spartizione del fondo di rotazione provinciale».(da.pa)
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