Mare e monti in chiave estrema per il bolzanino Maurizio Vettorato

Si parte: prima i 7.546 metri del Mutzagatha con gli sci ai piedi, poi la traversata in solitaria dell’Atlantico con un catamarano



Mare e monti in chiave estrema: potrebbe essere questo lo slogan dell’impresa che l’alpinista-navigatore bolzanino Maurizio Vettorato affronterà nelle prossime settimana, ovvero prima una spedizione di scialpinismo estremo sul monte Mutzagatha (7.546 m) in Cina e subito dopo l’attraversata dell’Atlantico in solitaria con un piccolo catamarano di serie.

«Volevo abbinare le mie due grandi passioni - il mare e la montagna - in una unica sfida», spiega Vettorato.

Sul Mutzagatha, considerata la montagna più alta del mondo fattibile con gli sci ai piedi sia in salita che in discesa, rinuncerà addirittura ai portatori.

Tutta l’attrezzatura la porterà sulle sue spalle in uno zaino di 22 chili.

L’unico collegamento con il mondo sarà un telefono satellitare.

«Se mi dovessi rompere una gamba saranno guai seri», commenta.

Tornato in Europa, Vettorato si recherà in Bretagna, da dove salperà per Guadalupa con un catamarano di appena 18 piedi, come quelli che si vedono d’estate sulle nostre spiagge. Nei mesi scorsi il bolzanino ha adattato la barca, che non dispone neanche di una cabina, all’impresa estrema sull’Atlantico, che durerà circa 45 giorni. Anche in questa occasione il bolzanino sarà completamente da solo. La fase dei preparativi, durata due anni, ormai è conclusa.

Maurizio partirà infatti il 24 giugno per la tappa montana della sua impresa ’Extreme Ski Yachting’.













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