Massaggi a luci rosse con droga. Tutti a processo

Il Pm Lorenzo Puccetti ha chiesto il giudizio immediato per tutti gli indagati, compresa Cristina Landi titolare del salone di bellezza «Butterfly» accusata di favoreggiamento della prostituzione



La Procura considera chiusa l’inchiesta sullo smercio nella «Bolzano bene» di piccoli quantitativi di cocaina che in alcuni casi serviva per avere prestazioni sessuali più spinte durante incontri a luci rosse all’interno del salone di bellezza «Butterfly» di via della Posta a Bolzano. Alcuni dei clienti del salone sono stati interrogati dai carabinieri in cerca di riscontri e prove per l’accusa di spaccio nei confronti di chi cedeva la droga. Cristina Landi è accusata solo di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per tutti gli indagati la Procura ha chiesto il rito immediato. L’inchiesta ha accertato che per le prestazioni sessuali era in vigore una sorta di «redditometro»













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