«Massaggi cinesi» Il Comune non si fida e non dà la licenza


Davide Pasquali


BOLZANO. Dopo l'esordio coi ristoranti e il successivo assalto ai bar, negli ultimi mesi gli imprenditori cinesi hanno cominciato a diversificare l'offerta. Dopo il primo supermercato e la prima grande sala giochi, ora arriva il primo centro wellness: massaggi cinesi, giapponesi, thailandesi. Aprirà in via Buozzi, sopra il frequentatissimo ristorante cinese Duca. Avrebbe già dovuto aprire, il centro wellness, ma dal Comune non è ancora arrivato l'ok, perché gli imbarazzi sono notevoli.

La legislazione comunitaria però parla chiaro: si può, come dimostra la diffusione di queste strutture nelle altre città italiane. Le prestazioni erogate andranno da un minimo di 20 euro per il «massaggio cinese alla testa», fino a un massimo di 80 per il «massaggio cinese a quattro mani». È tutto pronto, da settimane. Il luogo è via Buozzi 18, terzo piano. Al posto di una estetista, accreditata presso l'associazione degli artigiani. Se si citofona, non risponde nessuno. Se si chiama il fisso, neppure.

Sulla porta c'è già l'insegna: «New Orient». Sul dépliant diffuso in bar ed enoteche cittadine, c'è anche un numero di cellulare. «Ci manca ancora l'ok del Comune, ma dovrebbe arrivare a giorni. Apriremo la prossima settimana», precisa l'imprenditore cinese, che per ora preferisce non essere citato per nome, come gli esperti legali e commerciali bolzanini che ne curano gli interessi. L'imbarazzo non manca, perché la pratica in questione pare giaccia in municipio da alcune settimane. Per la precisione sui tavoli del vicesindaco Ladinser (Attività economiche) e dell'assessore Randi (Sanità).

Ma pare anche che non ci si potrà fare più di tanto: c'è l'impressione che qualcuno abbia tentato di rallentare la pratica, ma passati i 60 giorni dalla comunicazione, basandosi sul silenzio/assenso, il centro benessere aprirà. L'attività non è regolata a livello provinciale da alcuna legge specifica. E, come garantisce la normativa comunitaria, non essendoci una legge che espressamente la proibisca, nulla osta: l'attività può essere esercitata. Non si tratta di un centro estetico, per cui non occorre essere artigiani; e non è un centro di riabilitazione, per cui si debba essere fisioterapisti o medici.

Ergo, basta una semplice comunicazione all'ufficio sanità del Comune. Comunicazione, si badi, non richiesta d'autorizzazione. Per ora si è scelta la strada soft: si attende l'ok municipale. Non dovesse arrivare, si vedrà... Il centro wellness - «dedicato al benessere fisico» - manterrà un orario di apertura continuato dalle 9.30 alle 21, dal lunedì al sabato. Il listino prezzi, già predisposto, prevede: massaggio rilassante cinese, della durata di 60 minuti, al costo di 50 euro; massaggio giapponese, 60 minuti, 50 euro; massaggio testa cinese, 20 minuti, 20 euro; massaggio thailandese, 60 minuti, 50 euro; massaggio cinese a quattro mani, 60 minuti, 80 euro; infine, massaggio cinese in vasca, 60 minuti, 60 euro. A Milano o Torino, centri del genere proliferano e fanno furore. E a Bolzano?













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