Massaggi cinesi, il rione insorge
Il salone di via Novacella al centro delle polemiche: «Dopo le 22 c’è la coda sul marciapiede»
BOLZANO. Ancora un centro di massaggi orientali al centro delle polemiche. Dopo quello chiuso dalla polizia in via Druso, e quello con tanto di cartello d’accusa da parte dei gestori in via Claudia Augusta, ora tocca al piccolo salone di via Novacella. I residenti, tra cui la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Maria Teresa Tomada, si sono schierati contro il «viavai notturno» di soli uomini che entrano ed escono dall’esercizio commerciale.
«Dopo le 22 a volte c’è la fila sul marciapiedi, ed a quell’ora dubito che si tratti di gente con la schiena indolenzita».
I dubbi sono diventati sospetti quando una signora del vicinato, che di mal di schiena soffre davvero, è entrata nel centro per chiedere un massaggio per alleviare il dolore, e ad accoglierla sarebbero state, secondo il suo racconto, due ragazze poco più che ventenni, entrambe in bikini in pieno inverno. Anche i vicini esercizi sembra abbiano sofferto dell’apertura del centro, tra cui un salone da estetista, che in alcune occasioni sarebbe stato confuso con quello orientale, creando situazioni di un certo imbarazzo alla sua titolare.
«Questo quartiere - afferma Maria Teresa Tomada - è sempre stato tranquillo, e vorremmo che così restasse, nel vicinato serpeggia un certo fastidio per la situazione che si è creata in pochi mesi, da quando il centro ha aperto; probabilmente a causa delle altre chiusure, sembra che tutta la città sia stata dirottata a farsi massaggiare qui».
Tra i residenti più infastiditi si parla di una raccolta firme per chiedere la chiusura del locale, «Intanto vorremmo che intervenissero le forze dell’ordine come hanno fatto per via Druso - conclude Tomada - anche per combattere le possibili situazioni di schiavitù che in altri casi sono emerse».
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