Masso sulla Statale 12 tra Chiusa e Barbiano Sfiorata un’auto

L’allarme è scattato alle 14. Il geologo: non è un caso isolato Si ritiene che il macigno abbia divelto la rete di protezione


di Massimiliano Bona


BARBIANO/CHIUSA. «Quando ho visto quel masso in mezzo alla carreggiata ho preso un colpo e ho solo pensato a scansarlo»: a parlare è un trentenne pusterese che ieri poco prima delle 14 stava percorrendo con moglie e figlia la Statale 12 tra Barbiano e Chiusa. Subito dopo è scattato l’allarme e c’è stata la richiesta di intervento ai carabinieri, che hanno allertato il Servizio strade.

Poco prima, verso le 13.30, era passato un altro automobilista che sostiene di essersi reso conto del pericolo solamente all’ultimo momento e di essere riuscito ad evitare l’impatto per una questione di secondi. «Non era certo un macigno di poco conto. Passata la paura mi sono fermato lungo la Statale e mi sono avvicinato. Era più grande della gomma della mia auto di grossa cilindrata. Se per caso avesse centrato il parabrezza a questo punto, forse, non sarei qui a raccontarlo. Mi auguro davvero che si tratti di un episodio isolato, altrimenti sarà necessario prendere provvedimenti ben più seri». Della caduta del macigno lungo la Statale 12 è stato informato anche il direttore dell’ufficio geologia e prove materiali della Provincia Volkmar Mair, secondo il quale non si tratta di un caso isolato. «Di sicuro la pioggia caduta negli ultimi due giorni non ci ha aiutato molto - sottolinea l’esperto - ma posso dire, in attesa di capirne di più, che non è la sola situazione di questo tipo in provincia. Massi di settanta-ottanta centimetri di diametro sono caduti in diversi vallate».

Ieri, lungo la Statale 12, si è andati un po’ oltre. «Se quel masso non era alto un metro - racconta l’automobilista che ha evitato l’impatto solo all’ultimo momento - poco ci manca».

Al termine di un primo sommario sopralluogo della zona si può ragionevolmente ipotizzare che il masso abbia divelto una rete di protezione metallica e sia poi ruzzolato a valle ad una velocità piuttosto sostenuta. Di sicuro quella protezione va aggiustata, e probabilmente alzata, nel giro di pochi giorni.

«In questo caso - sottolinea il direttore dell’ufficio geologia e prove materiali della Provincia Volkmar Mair - gli addetti del Servizio strade sono riusciti a risolvere il problema, almeno nell’immediato, senza il nostro intervento. Ma è chiaro che già entro la giornata odierna un geologo andrà in zona per capire esattamente da quale punto si sia staccato il macigno». Trattandosi di una zona boschiva, tra l’altro con pendenze piuttosto significative, è probabile che sia necessario salire almeno per alcune decine di metri. La Statale 12 (chiusa a lungo all’altezza di Campodazzo), in ogni caso, è rimasta transitabile per tutta la giornata.

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