Bolzano

Maxi rissa in via Museo, all'origine tensioni tra diverse nazionalità 

A fare esplodere la violenza tra giovani pachistani e afghani, l’odio che affonda le radici nei conflitti tra i due paesi. Tutto è cominciato all’interno del Despar, poi i cinque si sono affrontati in strada ed è spuntato il coltello


Paolo Tagliente


BOLZANO. Nessuna guerra per il controllo del mercato dello spaccio in città; nessuno scontro riconducibile ad affari legati alla microcriminalità tra gruppi di stranieri. No, sabato pomeriggio, a far scattare la scintilla che ha dato il via ad una furiosa lite tra pachistani e afgani, all’interno del punto vendita Despar di via Museo, sarebbe stata l’atavica tensione che ormai da oltre 70 anni - l’ultima ventennale guerra si è conclusa nel 2021 - contrappone Pakistan e Afghanistan.

Probabilmente, è bastata una battuta, una parola di troppo pronunciata da qualcuno all’interno dei due gruppi di uomini, che si stavano muovendo tra gli scaffali del negozio, per far saltare i nervi agli altri.

A quel punto, la situazione è precipitata: hanno iniziato a insultarsi, il tono delle voci s’è fatto sempre più alto e, ben presto, si è passati allo scontro fisico. Non è chiaro - i vertici di Aspiag, concessionaria del marchio Despar, preferiscono attendere il risultato delle indagini dei carabinieri di Bolzano e non rilasciare ancora alcuna dichiarazione – se pachistani e afgani siano stati invitati ad uscire dal personale di sicurezza in servizio nel negozio o se abbiano deciso loro di risolvere la questione in strada.

Ciò che è accaduto qualche istante più tardi ha fatto inorridire le centinaia di persone che, a quell’ora passeggiavano tranquille in via Museo, assaporando un primo scampolo di primavera. Il coltello, con tutta probabilità, è apparso già mentre gli uomini - tre pachistani e due afgani – si trovavano sul tapis roulant che porta dal negozio fino in strada.

Lì, si è scatenata la furibonda rissa che si è conclusa con i due afgani feriti, uno dei quali colpito alla testa da un fendente, fortunatamente non gravi; cinque denunce per rissa e una per porto abusivo di arma da taglio nei confronti di una persona ancora in via di identificazione.

Sul posto, carabinieri, polizia e ambulanze. Grande la paura tra i passanti e i commercianti di via Museo che hanno assistito allo scontro e che hanno rischiato di venire loro malgrado coinvolti. Sul selciato, a testimoniare la violenza dello scontro, copiose tracce di sangue.

«Purtroppo, come sindaco non ho alcun potere per evitare che queste cose accadano – commenta sconsolato il sindaco Renzo Caramaschi – e, certo, finché le leggi permetteranno a persone così di continuare a muoversi liberamente, c’è ben poco da fare».













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