Medaglia d’oro al carabiniere ferito nella strage di Nassiriya

Insignito il bolzanino Raffaele Naccarato, capitano del Settimo: dieci anni fa si era trovato nel cuore dei combattimento in Iraq



BOLZANO. Il capitano dei carabinieri del Settimo Reggimento di Laives il bolzanino Raffaele Naccarato, ferito a Nassiriya nel 2004, ieri a Roma, è stato insignito della medaglia d’oro vittime del terrorismo. I militari insigniti dell’importante onorificenza sono stati 39: 20 dell’Esercito, 5 della Marina, 1 dell’Aeronautica e 13 dell’Arma dei Carabinieri.

L’onorificenza, conferita con decreto del Presidente della Repubblica, è un riconoscimento assegnato ai cittadini italiani (ai familiari in caso di decesso) che per il loro impegno siano stati colpiti dall'eversione armata. Un segno di gratitudine dello Stato per quanti sono caduti o sono rimasti feriti per il loro servizio a favore del bene comune.

Alla cerimonia, che si è svolta a Palazzo Barberini, hanno preso parte il Capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, i capi di Stato Maggiore delle Forze Armate ed il segretario generale della difesa.

Presenti anche diversi familiari dei militari caduti, che hanno ritirato, in un clima di grande commozione, l’onorificenza assegnata ai loro cari.

«Cerimonie come quella di oggi – ha aggiunto il Sottosegretario Angelino Alfano – hanno l’obiettivo di tramandare un’etica e una coerenza di valori che diano speranza ai giovani e all’intera Nazione».

Nel suo intervento, il Sottosegretario Manzione ha sottolineato l’importanza del ruolo dei militari a livello internazionale “per dare alle popolazioni che non l’hanno un minimo di speranza”.

Il 16 maggio di dieci anni fa a Nassiriya il capitano Naccarato, 43 anni, padre di Nicola, tre anni, si era trovato nel cuore dei combattimenti. I nostri militari erano rimasti coinvolti in un'intera giornata di aggressioni da parte delle milizie del leader sciita Moqtada Al Sadr. Al centro dei combattimenti, costati la vita al caporale Matteo Vanzan dei lagunari (una ventina di feriti), la base Libeccio, difesa dagli italiani: Naccarato aveva difeso la sua compagnia ed era rimasto ferito. Per il suo comportamento in quella giornata di sangue in Iraq, l’ufficiale bolzanino, già nel 2007 era stato insignito sempre dal presidente Napolitano della Medaglia d'argento al valore dell'Arma dei carabinieri.

Il capitano del Settimo viene da una famiglia di militari: il padre Nicola è stato maresciallo dell’Arma, il fratello Gabriele è appuntato scelto, mentre la sorella Maria Gabriella, assistente della polizia di Stato, è l’unica artificiere donna delle forze dell’ordine in Alto Adige. A fare eccezione è la sorella Anna che alla vita militare ha preferito quella di collaboratrice pedagogica.













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