Mediatori ai Piani anche nel 2016

Il Comune ha prorogato il progetto “Streetlab” al parco Premstaller



BOLZANO. Approvato dunque dal Comune il progetto di Volontarius al parco Premstaller per svolgere l’ attività che tanto bene ha fatto al quartiere dei Piani.

Diego Baruffaldi e Zoran Alexov sono arrivati al parco Premstaller a Settembre, la prima volta che li hanno visti da queste parti, le mamme hanno pensato che fossero due testimoni di Geova. Loro sono due dei quattro operatori del progetto Streetlab che con pazienza sono riusciti grazie alle attività con i bambini a riportare la pace alla tormentata vicenda del parco Premstaller ai Piani, coinvolgendo attivamente la cittadinanza e i profughi nelle loro attività.

Il progetto di Volontarius è stato finanziato dal Comune fino al 31 dicembre e prorogato per fino a settembre del 2016. Un progetto fortemente voluto anche dalla stessa circoscrizione e dai cittadini del quartiere che più volte lo hanno difeso di fronte agli attacchi di alcune parti politiche. «Le cose vanno molto bene siamo riusciti anche a coinvolgere due ragazzi del Pakistan che ci danno una mano e sono molto bravi con gli origami, per noi questo coinvolgimento è molto importante. Ultimamente il Comune ha anche rifinanziato il progetto fino alla fine settembre», dice l’operatore Zoran Alexov che con gli altri svolge servizio dall’una alle sei del pomeriggio tutti i giorni compreso il sabato e la domenica. «Il problema - prosegue l’operatore - è che se a settembre aveva un senso restare fino alle sei adesso, con la luce che va via alle quattro del pomeriggio e le basse temperature avremmo dovuto interromperci ben prima di quello che siamo pagati». Per non sperare i fondi pubblici dunque e proseguire l’attività anche col buio e il freddo, gli operatori hanno chiesto di poter svolgere l’attività all’interno del Premstallerhof: «Attualmente prosegue Alexov - siamo riusciti a mettere un tavolo in un corridoio cercando di creare il minor disagio possibile agli anziani che passano, ma certo sarebbe bello poter avere una stanza riscaldata solo in via temporanea dal momento che ci troveremo quindi a fare attività ancora per tutti i mesi invernali». Miriam Seppi coordinatrice del progetto sottolinea: «Noi cerchiamo di adattarci e tutto ma alle cinque al parco c’è il ghiaccio e anche i genitori non vogliono che i figli rimangano a quell’ora, dunque siamo in attesa di capire se la nostra richiesta di uno spazio avrà seguito».(a.b.)

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