Mediazione Pd: tre punti per l’accordo

Sicurezza, urbanistica e tagli alla spesa, Costa spiega le proposte per convincere Svp ed Ecosociali al vertice di domani


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Uno si chiede: perché Spagnolli è convinto di poter riuscire a fare un governo quando la Svp è dura come il legno su tasse, tagli e sicurezza e gli ecosociali mostrano la faccia della Stefanelli che dice di rimando: “sono molto pessimista?”.

Lo spiega Carlo Costa: «Perchè c'è una linea di mediazione». Ed è quella del Pd. Che è già elaborata. Se la Svp chiede una macchina comunale più efficiente e risparmi per diminuire le tasse e, per converso, la sinistra non vuole tagliare neppure un posto di lavoro, Costa propone una soluzione: «In nessuna impresa seria, efficientamento significa in automatico tagli. Significa lavorare meglio e con meno spese». E se Ladinser vuole aumentare i margini della sicurezza percepita con più controlli e strumenti e il trio Stefanelli-Gallo-Margheri afferma, di rimando, che non c'è sicurezza senza reti sociali, Costa dice: «Mettiamo insieme le due cose aggiungendone un'altra: prevenzione anche sociale, controllo con buoni strumenti e vigilanza. Non si risolve niente mandando l'esercito o battaglioni di vigili».

Insomma, tra Svp e ecosociali che neppure si guardano in faccia, il Pd ha in serbo le strategie per farli almeno parlare. Accadrà domani. Nel primo vertice (dei tanti probabilmente...) tra i tre vecchi alleati. Ci saranno le delegazioni comunali ma forse anche quelle provinciali. Sarà alzato il livello del tavolo, dunque. E ci sarà anche Costa, il deus ex machina delle strategie provinciali Pd. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare .

Perché il gioco in atto resta molto duro, no Costa?

Duro ma ce la si può fare.

Ad esempio Benko, che è sempre lì, costantemente evocato come scoglio in mezzo alle trattative...

Benko è un falso problema.

Perché?

E' il passato. Adesso i problemi veri sono lo sviluppo della città. Le sue modalità. Benko c'entra di sponda perché bisognerà decidere sul serio le modalità, questa volta stringenti, su cui far muovere i rapporti tra pubblico e privati e come dispiegarli nello sviluppo urbanistico. Abbiamo tutto in mano nostra.

Steger strizza l’occhio alla Lega, e dice: non possiamo sempre aumentare le tasse e tenerci una macchina comunale che costa sempre di più.

Dice bene da un punto di vista della necessità di una riforma degli strumenti burocratici. Gli uffici vanno resi efficienti, le sinergie attivate per ridurre i costi. Insomma far girare la macchina è una cosa, tagliare personale un'altra. E le due questioni non sono in contraddizione. -

In che modo?

Lavorando sulla riorganizzazione. Se tutti lavorano meglio allora le spese per le casse pubbliche si riducono. Meno passaggi, risposte snelle, servizi non a pioggia. C'è una vasta prateria di interventi possibili. Il nodo è fissare l'obiettivo: quanto risparmiare? Sul come le ricette non sono univoche".

Ladinser dice: la città è insicura e sporca.

Il Pd deve fare attenzione anche alla insicurezza percepita. Quando c'è crisi le categorie più deboli sono in prima linea e non vanno lasciate sole. Ci sono stati ritardi in questo senso, anche nostri. Ma le risposte vanno date insieme: rete sociale, controlli sul territorio, nuovo uso dei vigili. Non sono strumenti incompatibili ma integrabili.

Gli ecosociali dicono: qual è il programma? Quello di Spagnolli e della Svp prima del voto è troppo generico...

Qui voglio dire con chiarezza una cosa: il programma dovrà essere definito nei dettagli. Si ascolta, si litiga, ma poi va messo giù punto per punto senza incertezze. Non vanno lasciati margini interpretativi o vuoti nelle risposte. Le incertezze di oggi diventeranno le crisi di domani, se non si sta attenti.

Gli ecosociali hanno detto: Benko non era nel programma, le Marcelline neppure, neanche la Sel..

Appunto. Detto che il programma non può prevedere quello che ancora non c'è, resto dell'avviso che bisognerà fare fatica oggi per evitare di farla al primo scoglio. Non si devono lasciare varchi o dubbi.

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