Medici di base, è vera emergenza

Nel comprensorio meranese verso la pensione 13 dei 33 dottori: manca il ricambio generazionale



MERANO. Il comando a orologeria che, tra tre anni potrebbe dare il via ad una vera emergenza in tema di medici di base nel comprensorio sanitario meranese, è innescato. Ad essersi incrinato è il progressivo rinnovo generazionale tra i medici di famiglia e la difficoltà con la quale l'Azienda sanitaria riesce oggi a sostituire i medici che vanno in pensione.

Per porre rimedio quasi due anni fa al meritato pensionamento del dottor Hugo Agostini, medico condotto di Lagundo, ci vollero quasi otto mesi, durante i quali i pazienti dello storico medico di famiglia persero ogni riferimento.

Ora è la volta di altri due medici legati ai loro pazienti da un'esperienza almeno ventennale. Stiamo parlando dei dottori Hubert Hilpold di Naturno e della dottoressa Laura Murer, che ha il proprio ambulatorio in via delle Corse a Merano. Con la fine del 2015 entrambi i medici di famiglia lasceranno il loro ambulatorio al termine della loro attività professionale.

Ci saranno i nuovi e giovani medici di base pronti per sostituirli? Ma la vera emergenza si verificherà tra tre anni, quando almeno 13 dei 33 medici di base oggi presenti nel comprensorio meranese avranno raggiunto l'anzianità professionale per andare in pensione.

Stiamo parlando di medici d'esperienza e dalle liste pazienti ormai chiuse da anni come Aldo Clementi, Francesco De Bertoldi, Mirta De Nuccio, Klaus Kirchlechner, Roberto Riva, Luigi Rubino, solo per citarne alcuni. Il comprensorio sanitario sarà pronto per quella data a celebrare i concorsi per assegnare i posti che si libereranno e, soprattutto, ci saranno i medici pronti a partecipare a quei concorsi.

La formazione che un medico di famiglia deve avere per poter partecipare al concorso non è affatto scontata. Dopo aver conseguito la laurea in medicina, il medico deve ottenere l'abilitazione con un duro percorso formativo, quindi deve iscriversi a un corso triennale, durante il quale deve effettuare diverse esperienze, inclusa quella ospedaliera e sul territorio ed ottenere la specializzazione in medicina generale. Per agevolare la partecipazione a questo corso formativo, indispensabile per ottenere il posto di medico di famiglia, negli ultimi anni la Provincia, conscia delle difficoltà di reperimento di medici giovani, ha abbassato la guardia in tema di bilinguismo.

Per partecipare al corso formativo triennale per medici di base non serve presentare l'attestato di bilinguismo ma sottoporsi e superare un colloquio conoscitivo con una apposita commissione.

Resta però il fatto che, superato il triennio formativo, quell'attestato di bilinguismo bisogna presentarlo in sede di partecipazione al concorso per il posto di medico di famiglia. Tra tre anni colmare il vuoto rappresentato dal pensionamento di un terzo dei medici di base di Merano e dintorni non sarà affatto facile.

Pescare figure professionali anche da fuori provincia forse non basterà. E per gli stessi medici oggi in servizio all'ospedale, passare sul territorio, come fecerò ormai vent'anni fa i dottori Murer, Riva e De Bertoldi, solo per citarne alcuni, non sarà più semplice come una volta. (rog)

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