Medicina dello sport: in pensione la dottoressa Frizzera

A lei va il merito di aver sviluppato il servizio e aver promosso collaborazioni con Coni, Ussa e Vss



La dottoressa Sandra Frizzera, attiva nella medicina sportiva dal 1983 si è sempre impegnata per creare una rete sia a livello locale che anche nazionale. Nel 1983 è stato istituito il Servizio di Medicina dello Sport. La dottoressa, al tempo ancora in servizio a Geriatria, è stata incaricata dell’esecuzione di queste visite di idoneità in un primo tempo ancora sotto la direzione del Primario della Pneumologia Tomazzoni, suo primo grande mentore. Poco tempo dopo la medicina sportiva è diventata un servizio, al tempo ancora insieme alla medicina del lavoro, con la dott.ssa nel ruolo di responsabile.

In questa funzione, grazie anche al suo secondo mentore, il professor Lubich dell’Universitá di Bologna, ha proseguito nel suo intento di ampliare il Servizio. Grazie al Professore, si sono intensificati i contatti con gli altri centri e il servizio di medicina sportiva è stato scorporato da quello di medicina del lavoro. Indimenticabili, i convegni all’Armentarola, dove medici di medicina sportiva di tutta Italia si incontravano annualmente sotto la direzione scientifica del Prof. Lubich e della dott.ssa Frizzera per un proficuo scambio di esperienze.

Anche i controlli doping e il controllo delle prestazioni sono presto diventati di competenza della medicina sportiva.

La dottoressa, nel frattempo nominata Primaria del Servizio, si è resa promotrice anche di collaborazioni pluridecennali con le principali istituzioni sportive locali come il Coni Alto Adige, il Vss e l’Ussa, oltre ad impegnarsi a livello nazionale come referente del gruppo di lavoro interregionale sullo sport in pensione. Il direttore di Comprensorio dott. Umbero Tait, i collaboratori e il mondo sportivo altoatesino ringraziano la Frizzera per l’impegno profuso e Le augurano gioia e fortuna in questo nuovo periodo di vita.













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