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Megastore Aspiag, a Bolzano Sud parte il cantiere

Lunedì 13 giugno via ai lavori: l’appalto di 40 milioni è stato assegnato a una ditta veneta



BOLZANO. Si parte e sarà più grande del Twenty. Domani in via Buozzi a Bolzano Sud apre il cantiere che porterà alla realizzazione del nuovo centro commerciale Aspiag, pronto nel 2018.

Un colosso della grande distribuzione da 100 milioni di euro che si svilupperà su tre livelli, con una superficie commerciale (in senso stretto) di 35 mila metri quadrati e circa 2.500 posti auto.

Attesi, a seconda delle dimensioni definitive, fino a 120 negozi e messi in conto 559 posti di lavoro.

Diego Andolfato - direttore del settore sviluppo Aspiag (concessionario dei marchi Despar, Eurospar e Interspar) - spiega che domani mattina il gruppo consegnerà l’area all’impresa veneta che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione dell’edificio.

Si inizierà a montare la prima gru e ad allestire il cantiere: «Il nostro sarà un centro commerciale con un'archittetura particolare, studiata ad hoc per inserirsi perfettamente nel paesaggio». Insomma nulla a che vedere con certi capannoni che si vedono in giro. «In questa prima fase contiamo di spendere 40 milioni di euro. Ne abbiamo appena versati 600 mila per gli oneri che ci hanno permesso di ritirare la concessione regolarmente emessa dal Comune. Contiamo di essere operativi nel corso del 2018».

Insomma Aspiag non scherza. E la liberalizzazione del commercio - voluta da Monti - ha aperto la strada al nuovo megastore che da subito è stato contrastato con forza sia dal Comune che dalla Provincia.

Ma se il Comune ha deciso di non ricorrere al Consiglio di Stato, la Provincia invece non molla ed andrà avanti a muso duro con i ricorsi contro il commercio al dettaglio nelle zone produttive.

Attualmente a Bolzano ci sono due centri commerciali: il Centrum di via Galvani, realizzato anni fa dall'imprenditore Pietro Tosolini e ripensato di recente con una trentina di negozi, bar e ristoranti e c’è il Twenty costruito dai Podini con 80 negozi, ristoranti e cinema. A questi si aggiungerà entro il 2018 quello che Aspiag inizia a costruire a Bolzano sud e quello che Renè Benko realizzerà in via Alto Adige.

Il nuovo centro commerciale di Aspiag sarà grande, molto grande. Ma non così grande come sembravano consentire le dimensioni del terreno a disposizione. Potevano essere 60mila metri, ben più del primo progetto di Chipperfield per Benko. Saranno molto meno. Non i 22mila di via Perathoner ma 35 mila. E anche l'offerta commerciale non dovrebbe cannibalizzare quelle preesistenti ma sovrapporsi, diversificandole. Certo, Aspiag in via Buozzi con un centro commerciale modernissimo e posto in uno snodo perfetto rispetto agli accessi del capoluogo da nord e da sud, è molto temuto. Dalla concorrenza più che dai consumatori.

Bolzano diventerà quasi un megastore!

«I nostri studi ci hanno sempre detto che a Bolzano c'è spazio per un altro centro commerciale ed è per questo che noi iniziamo a farlo. Abbiamo già raccolto adesioni importanti e manifestazioni di interesse e stiamo perfezionando i contratti di gestione dei punti vendita. Non faccio nomi ma posso anticipare che porteremo marchi internazionali che non sono ancora presenti in Italia. I settori interessati al momento sono quelli dei tessili per la casa, dei casalinghi e ancora dello sport, dell’abbigliamento e degli elettrodomestici ecc.».

Aspiag sta cercando anche un nuovo immobile da adibire a deposito grande circa 10 mila metri quadrati con un’altezza minima di 8 metri e ancora 5 mila metri di superfici per consentire le manovre dei tir e 20 rampe per lo carico e lo scarico. Resta da capire se l’operazione è collegata al trasloco dei magazzini di via Buozzi per far spazio al megastore.

«É vero solo in parte - riprende Andolfato - diciamo che vogliamo realizzare lungo l’asse dell’A22 una magazzino satellite del gruppo in grado di servire tutto il Trentino Alto Adige». E cerca anche circa 1.400 - 1.700 metri da affittare per trasferire gli uffici con parcheggi compresi.

«In questo caso si tratta di liberare gli uffici per far spazio al nuovo complesso. Abbiamo già acquistato due edifici a Bolzano sud nei quali ci trasferiremo ma al momento non sono ancora liberi ed abbiamo bisogno di spazi per il periodo necessario alla transizione».













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