Memc, disertati i corsi formativi

Luca Fellin, della Rsu: «Evidentemente la proposta non fa gola, la gente cerca un posto di lavoro»


di Ezio Danieli


MERANO. La situazione alla ex Memc, ora SunEdison, resta incerta. In attesa di sapere se c'è o meno un possibile acquirente del reparto policristallo (una società di consulenza nominata dalla direzione sta procedendo con le verifiche sui possibili acquirenti), la situazione occupazione registra un progressivo calo dei dipendenti.

La Provincia si è data da fare per offrire ai lavoratori senza occupazione un’alternativa e sono stati promossi dei corsi di riqualificazione professionale, “ma da quello che sappiamo - dice Luca Fellin, componente della rsu uscente - non è che abbiano avuto un grande successo. Qualche lavoratore ha partecipato, ma non conosco i risultati".

Un corso per diventare cuochi e pasticceri non ha registrato adesioni. "Un'occupazione che evidentemente non fa gola ad alcuno", aggiunge il sindacalista. Anche se qualche ex dipendente della Memc ha trovato lavoro nel settore della gastronomia in alcuni supermercati della zona.

"Chi cerca un lavoro - aggiunge Fellin - qualcosa trova, ammesso che riesca ad adattarsi. Quando si hanno i mutui da pagare e una famiglia da mantenere, ogni soluzione occupazionale va bene. Ma non so quantificare quanti hanno trovato una soluzione in alternativa alla cassa integrazione". Che durerà fino al prossimo novembre. E poi? La speranza è che le trattative per la vendita del policristallo abbiano una soluzione positiva. Altrimenti 140 lavoratori si troveranno in difficoltà peggiori di quelle che stanno vivendo da due anni e mezzo.

Allora, due anni e mezzo fa, i dipendenti erano oltre 500 e ora sono poco più di 395, dei quali 140 sono ancora in cassa integrazione. Da quando è esplosa la crisi, l'emorragia dei dipendenti è stata continua: 47 lavoratori se ne sono andati subito perché avevano un contratto a termine, altri 110 sono stati posti in mobilità dopo che loro stessi l'avevano accettata.

La direzione aziendale sta trattando con un'altra quindicina che potrebbero lasciare lo stabilimento, dove, chiuso il reparto policristallo, l'attività lavorativa continua al monocristallo per il quale la Corporate americana pensa a un ulteriore sviluppo grazie ai nuovi macchinari che arriveranno dall'America dove è stato chiuso un reparto simile.

“La situazione - commenta Fellin - non migliora. Da quello che ne so, diversi ex dipendenti hanno trovato un'altra occupazione. Ma non tanti hanno avuto questa opportunità. Il nostro settore è molto specialistico e non è facile trovare un altro posto di lavoro".

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