Mense e alloggi sociali, ecco tutte le detrazioni

Pirolo (Cgil): «Migliaia di contribuenti possono risparmiare centinaia di euro» Ai Caf c’è tempo fino al 7 luglio. Servono le certificazioni di Ipes o Comune


di Davide Pasquali


BOLZANO. L’anno scorso tanti residenti degli alloggi sociali altoatesini non sapevano di poter detrarre centinaia di euro dal modello 730. E a migliaia continuano a non saperlo. Così come molti altri, solo a Bolzano stiamo parlando di 8.000 famiglie, non sanno di poter detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 19% delle spese per la mensa scolastica. A porre l’attenzione sul fenomeno è Marco Pirolo, amministratore delegato di Caaf Cgil.

Quest’anno esistono due detrazioni molto interessanti, però poco conosciute. La prima, che valeva l’anno scorso e continuerà a valere solo quest’anno e il prossimo, riguarda gli alloggi sociali: Ipes e comunali. In provincia sono interessati alla detrazione 13 mila soggetti, dei quali però nel 2015 solo 5.500 ne hanno approfittato. Nonostante una campagna pubblicitaria a suon di volantini distribuiti nei condomini Ipes dal Caaf Cgil, quest’anno il sindacato registra sì un aumento di richiedenti, ma non superiore al 5%. Un peccato, anche perché le detrazioni Irpef non sono proprio bruscolini. Un bel sostegno: 450 euro di detrazione per redditi fino a 30.897,41 euro, 900 euro per redditi fino a 15.493,71 euro. Dopo l’iniziale scarsa disponibilità mostrata l’anno scorso, quest’anno l’Ipes ha spedito a tutti gli inquilini una comunicazione: attesta il fatto che la tal famiglia abita in un alloggio sociale, e quindi ha diritto alla detrazione. In pochi però hanno compreso, i più hanno cestinato. Per godere della detrazione basta recarsi in un qualsiasi centro di assistenza fiscale. C’è tempo fino al 7 luglio. Interessante e poco conosciuto: si tratta dell’unica detrazione che vale pure per gli incapienti. Anche se non si è guadagnato, si ha diritto a riceverla.

L’altra detrazione ignota a tanti è quella per le mense scolastiche. Per un’interpretazione estensiva dell’Agenzia delle Entrate, da quest’anno questa spesa può essere detratta (400 euro al 19%) perché parificata alle spese di istruzione. Calcolando che a Bolzano città la mensa costa 5 euro al giorno, per 180 giorni, per una spesa a figlio di 900 euro all’anno... La detrazione, anche questo è estremamente interessante, è cumulabile, ossia vale per ogni figlio.

Per poter usufruire di questa detrazione, occorre la quietanza di pagamento. In passato il Comune non la emettava (si faceva il bonifico e la cosa finiva lì). Su sollecitazione dei caf, il municipio ora si è attrezzato e ha creato un portale web dove ognuno può scaricare la propria documentazione. A Bolzano interessate sono la bellezza di ottomila famiglie.

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