Merano: è fallita la Caser, colosso dell’edilizia

Fallimento decretato anche per altre due società del gruppo che paga il momento buio dell’immobiliare


di Giuseppe Rossi


MERANO. A distanza di un anno dal tentativo di salvare dal fallimento l'impresa di famiglia, Claudio Caser e i figli Roberto e Walter devono alzare bandiera bianca. A fine anno il giudice ha dichiarato il fallimento di tre delle imprese di proprietà della famiglia di imprenditori edili molto nota in città.

A finire gambe all'aria, nonostante la proposta di concordato preventivo che era stata presentata a metà dicembre 2012, sono l'impresa edile Caser e figli sas, l'immobiliare Caser sas e la società Residence Merano 2000 srl. Con il fallimento la giudice Francesca Bortolotti ha stabilito che non ci sono i termini economici e finanziari per riuscire nell'impresa di soddisfare i creditori privilegiati e almeno una percentuale dei debiti esistenti nei confronti dei creditori chirografari. L'udienza per l'esame dello stato passivo è stata fissata per il prossimo 6 maggio.

Il concordato preventivo era stato inizialmente chiesto per l'impresa di costruzioni, poi però il perdurare della crisi ha coinvolto anche la società immobiliare della famiglia e la società a responsabilità limitata che in questi anni ha gestiro il residence Merano 2000 costruito a fianco della cabinovia di Falzeben. E stando ai ben informati a portare il gruppo Caser verso il fallimento sarebbe stata proprio quest'ultima struttura, nata parzialmente come hotel, ma gestita come residence e alla fine mai venduta ad esperti del settore alberghiero, visto che ancora oggi i due terzi della società proprietaria sono della Caser e figli sas. A gestire il fallimento saranno i curatori Roberto Palumbo e Silvana Giancane nominati per questo delicato incarico dal giudice fallimentare. Con il fallimento vanno in fumo cinquant'anni di storia nell’edilizia cittadina, impresa che in città in questi anni ha realizzato strutture pubbliche ma soprattutto abitazioni nelle quali centinaia di famiglie meranesi vivono.

Dopo il fallimento della Invest Bau, società che fa parte della Alber Group, un altro degli attori dell'edilizia comprensoriale è costretto ad alzare bandiera bianca. E' dei giorni scorsi la notizia che le stesse sporti sono toccate anche alla ZH Costruzioni.

Una parte importante in tutta la vicenda pare lo abbiano recitato anche le banche, che nonostante un piano di risanamento concordato tre anni fa, in autunno 2012 avrebbero in parte chiuso i rubinetti del credito.

Nel settore edile da sempre le banche hanno svolto un ruolo importante per prefinanziare i cantieri in attesa che gli appartamenti realizzati possano essere venduti.

Sono lontani i tempi in cui gli alloggi si acquistavano ancora sulla carta. A questo si aggiunga ancora il fatto che diventa sempre più difficile, ma non solo nel settore edile, incassare i crediti vantati. Roberto e Walter Caser, assieme al papà Claudio, fondatore dell'azienda cinquant’anni fa, hanno tentato di vendere l'albergo a Falzeben, di fare quadrato e resistere fino all'ultimo, ma alla fine hanno dovuto alzare le mani anche loro.

Il curatore fallimentare ora dovrà cercare di far fruttare al massimo le proprietà immobiliari ancora in capo alle tre società vendendo appartamenti rimasti invenduti e l'albergo alle migliori condizioni possibili.

L'incasso poi servirà per cercare di pagare almeno una parte dei debiti accumulati nel corso degli ultimi anni e gli istituti di credito finanziatori.

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