Merano, la Svp in giunta con i Verdi"Insieme per governare"



MERANO. La Svp ha deciso di offrire l’ingresso in giunta ai Verdi. L’Obmann Gögele spiega la scelta: «Vogliamo garantire ai nostri elettori la politica del fare, 22 consiglieri non sono sufficienti per grantire la stabilità». I Verdi vorrebbero l’Urbanistica.
Ieri sera, l’assemblea dei Verdi ha discusso dell’apertura della Stella alpina, uscendone con due punti fermi. Il primo: trattiamo, ma siamo anche disposti a restare all’opposizione. Il secondo: i Verdi porranno sul tavolo della trattativa come questione centrale lo sviluppo della città. Il che significa traffico, viabilità, urbanistica, riutilizzo delle ex caserme e molto altro. Chiedendo un «peso amministrativo» su questi temi. Ovvero, competenze specifiche. E ora la palla torna alla Volkspartei.
Obmann Gögele, alla fine avete deciso di aprire le trattative anche con i Verdi. Perché?
«Il motto della nostra campagna elettorale è stato incentrato sulla stabilità. La Svp vuole garantire ai propri elettori la politica del fare e non delle polemiche o dei litigi. Per fare questo servono 5 anni di stabilità».
E i 22 consiglieri dell’asse Svp - Pd - Idv - lista Balzarini non bastano?
«Una maggioranza a 22 non funziona, troppo debole e troppo instabile per come concepiamo la politica».
Avete scartato il coinvolgimento della civica di Genovese e Zaccaria?
«Il Pd ci ha chiaramente detto che non vuole allearsi con quella lista».
Coinvolgendo i Verdi è inevitabile che il peso politico della lista Balzarini cali e lo stesso posto di vicesindaco sia a rischio. Come hanno reagito al coinvolgimento dei Verdi?
«Per il momento le reazioni sono state positive. Non ho avuto impressione che esistano malumori nella civica di Balzarini».
Se i Verdi entrassero veramente nella coalizione sareste disponibili a cedere a loro uno dei cinque posti in giunta spettante a un rappresentante di lingua tedesca?
«No, i cinque posti spettanti alla Svp sono intoccabili. Noi siamo il partito del sindaco e non possiamo essere in minoranza in seno alla giunta comunale».
Quattro posti di governo per quattro partiti e 14 consiglieri, questo sì potrebbe creare malumori...
«Io trovo invece che la maggioranza a 28 sia il giusto mix per garantirci cinque anni e stabilità».
Oltretutto, qualsiasi partito venga scaricato strada facendo lascerebbe comunque una maggioranza per governare.
«Esatto, anche questo è un pensiero rivolto alla stabilità di governo della città. Nessuno potrebbe condizionare gli altri fino al punto di minacciare il ritorno al voto».
Come la mettiamo però con le differenze di programma e di obiettivi che esistono tra Svp e Verdi?
«Lei vede grandi differenze, io il loro programma me lo sono letto e contrasti insanabili non ne ho visti».
Beh, la viabilità sarà un tema di frizione, il tunnel, la circonvallazione...
«La difficoltà più grande cinque anni fa, quando eravamo in giunta assieme, era stato il tunnel. Ora quel tema non esiste più. I lavori sono partiti e sarà la Provincia a occuparsene fino alla fine».

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