Merano Maia, Favero presenta la sua offerta

Fallito l’aumento di capitale, il commercialista Patrick Palladino è il liquidatore L’allenatore meranese si fa avanti per garantire continuità all’attività ippica


di Simone Facchini


MERANO. Il nome del liquidatore, il commercialista Patrick Palladino, e l’offerta dell’allenatore Paolo Favero per la gestione temporanea dell’azienda: è quanto scaturito ieri dall’assemblea dei soci della Merano Maia, la società che gestisce l’ippodromo.

Dopo due ore di riunione dagli uffici di via Scuderie escono dunque alcune certezze e altrettante speranze che l’ippica, a Merano, non debba chiudere i battenti.

Prima le certezze: l’aumento di capitale, come ampiamente preventivato, è fallito. E sarà quindi un liquidatore a prendere in mano le redini della situazione. Nei prossimi giorni il commercialista Patrick Palladino comincerà ad analizzare i conti della società per pilotarne la liquidazione.

Poi, la speranza. Davanti all’assemblea Paolo Favero, il leader degli allenatori di cavalli da ostacoli in Italia, ha presentato la sua proposta per garantire un futuro all’attività ippica meranese. Almeno per la prossima stagione. Si è trattato di un intervento informativo rivolto agli azionisti, la formalizzazione dell’offerta con tutti i suoi dettagli dovrà e potrà essere effettuata al liquidatore che guiderà la società in questa fase.

Favero aveva già provato a entrare nella gestione di Merano Maia la scorsa estate, ma non venne trovato alcun accordo. Al tempo si era parlato di acquisto di azioni. Ora la questione è diversa. La proposta è quella di affittare l’azienda almeno per un anno con l’opzione di acquisirla in futuro.

L’allenatore sarebbe pronto a impegnarsi con investimenti atti a garantire la riunione di corse, in un momento in cui nel quadro generale dell’ippica trovare persone pronte a metterci denaro di tasca propria è fatto più unico che raro. Non da ultimo, allo stato attuale delle cose pare anche l’unica maniera per prospettare un domani alla decina di dipendenti il cui posto di lavoro ad oggi è appeso a un filo.

A ogni modo i termini e le modalità per la concessione dell’affitto d’azienda dovranno essere valutati dal liquidatore, la cui nomina disinnesca i poteri del consiglio d’amministrazione.

Lo scenario, insomma, è critico. Ma qualche margine di manovra rimane. La gestione affidata in via temporanea assicurerebbe lo svolgimento dell’attività ippica. Questo in un orizzonte vicino, per i piani a lungo termine saranno comunque necessari progetti di ampio respiro, nei quali dovrà giocoforza svolgere il suo ruolo anche il Comune, proprietario dell’areale e delle strutture.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità