Merano, per sfuggire alla polizia si butta nel Passirio

L’uomo, di origine peruviana, stava dormendo insieme auna donna lungo la riva; alla richiesta di documenti, la reazione imprevista e poi il salvataggio in extremis


di Ezio Danieli


MERANO. Un cittadino peruviano ricoverato in osservazione all'ospedale Tappeiner, un agente di polizia rimasto ferito, una quindina di persone dell'ordine pubblico impegnate in un'operazione che, ieri a metà mattina, ha tenuto col fiato sospeso parte della città. Diciamo subito che tutto s'è concluso senza grossi problemi, ma i rischi corsi sono stati tanti. Tutto parte dopo le 9.30 quando al centralino del 113 ariva una segnalazione. Parte una pattuglia della polizia e si reca nel luogo indicato, nei pressi di Ponte Rezia, all'altezza della passerella pedonale: sulle terrazze del fiume, con più acqua del solito, ci sono due persone - un uomo e una donna - che stanno dormendo. Gli agenti si calano dalla passeggiata e li svegliano. Alla richiesta dei documenti, lui - M.G.G. di origine peruviana ma con carta d'identità italiana rilasciata dal Comune di Lecco - si getta rapidissimo verso il fiume, lo attraversa e rischia di perdere la vita. Uno degli agenti, che intuisce il tentativo di gesto estremo, reagisce, lo insegue, lo blocca, lo tiene fermo nonostante il precario equilibrio. Poi tutti e due finiscono in acqua. Il peruviano alla fine cede e si consegna agli agenti.

Intanto a Ponte Rezia arrivano i volontari della Croce bianca e i vigili del fuoco con il gommone: M.G.G. e l'agente di polizia vengono tirati a riva. Il peruviano viene caricato sull'ambulanza e trasportato all'ospedale dove si trova ancora sotto controllo da parte dei medici. Lo stesso, poco dopo, fa l'agente: gli vengono riscontrate una serie di lesioni superficiali che vengono giudicate guaribili in 7 giorni.

Intanto i poliziotti identificano anche la donna: è una ungherese che dichiara di essere la convivente di M.G.G.; le viene chiesta una spiegazione sul gesto compiuto dal suo compagno ma non risulta aver dato risposte credibili. Gli accertamenti da parte della polizia proseguono soprattutto per capire perchè M.G.G. avesse deciso di dormire sul greto del Passirio e soprattutto perchè abbia tentato, una volta svegliato, di gettarsi nelle acque del fiume per scappare. Non si prefigurano risvolti penali su quanto accaduto, anche se l'agente che lo ha salvato ha riportato escoriazioni, ma non gravi. Numerosi i curiosi che hanno assistito alla scena.

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