Merano: un cimitero islamico nel camposanto

Sopralluogo del Comune e della Consulta degli stranieri per individuare un’area che ospiterà cinquanta tombe


di Giuseppe Rossi


MERANO. I tempi per realizzare anche in riva al Passirio un cimitero islamico, dove i seguaci della religione di Maometto possano seppellire e commemorare i loro defunti sono ormai maturi. Nei giorni scorsi al camposanto di via San Giuseppe gli assessori comunali Nerio Zaccaria e Giorgio Balzarini, assieme ai rappresentanti della consulta dei cittadini stranieri, hanno effettuato un sopralluogo per individuare in maniera definitiva l'areale da destinare ai defunti di religione islamica

L'accordo parla di uno spazio sufficiente per tumulare una cinquantina di defunti individuato nel campo 22, dislocato nella parte del cimitero all'opposto dell'ingresso di via San Giuseppe. "Lo spazio sarà però messo a disposizione – puntualizza l'assessore Zaccaria – non appena saranno stati completati i lavori di costruzione dei nuovo muro di cinta perimetrale, che sancirà l'allargamento dello spazio disponibile. Dobbiamo prima di tutto garantire, stando alle norme di protezione civile, uno spazio ampio che dovrebbe essere utilizzato per sepolture di massa qualora si verificasse una catastrofe di dimensioni considerevoli".

L'individuazione dell'area destinata al cimitero islamico e la discussione dei tempi di attuazione del progetto effettuata nel corso del sopralluogo da seguito all'impegno che era stato preso in consiglio comunale dall'amministazione a poche settimane dal rinnovo della consulta stranieri. Il cimitero islamico in via San Giuseppe, andrà ad affiancare quelli già esistenti in città dedicati alle altre confessioni religione, partendo dal rito cattolico a quello protestante, anglicano,evangelico, ortodosso ed ebraico. Una tradizione di grande respiro religioso in città che si misura anche attraverso la presenza di chiese di tutte le confessioni. Manca un nuovo di culto per gli anglicani, dopo che la chiesa che si trovava all'angolo tra la via Garibaldi e la via Ortwein venne sconsacrata all'inizio del secolo scorso. Il culto islamico, al pari di quello cattolico, prevede che i defunti vengano seppelliti in bare di legno sottoterra.

A ricordare la persona verrà posto un cippo di granito con il nome del defunto. I fedeli islamici si recano nel cimitero una volta all'anno, il giorno dei defunti (achora) e recitano versetti del corano sulla tomba rivolta verso la Mecca del loro defunto. In onore del congiunto che è mancato vengono poi offerti dei piccoli doni a conoscenti o semplicemente ad altre persone che frequentano il cimitero, come ad esempio datteri. La mancanza di un cimitero islamico in città, fino a oggi ha costretto i residenti di fede islamica a sostenere notevoli spese per far rimpatriare nel paese di origine il loro congiunto, dove poi viene seppellito.

Si tratta di costi per il trasporto via terra e spesso via aereo che vanno dai tremila euro per una trasferta nel nord dell'Africa, fino ai 5mila euro per i paesi asiatici.

Con la disponibilità di un camposanto a disposizione delle famiglie di religione islamica questi soldi potranno essere risparmiati e i congiunti potranno piangere il loro familiare senza dover affrontare successive trasferte nei paesi d'origine.

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