Mercatino, “guerra” al made in China

Duzzi promette: «Torniamo alle origini. Meno cianfrusaglie e più artigianato locale». Inaugurazione giovedì alle 17


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Le casette di legno tornano in piazza Walther. In questi giorni la macchina organizzativa di operai ed espositori si è messa in moto in vista della partenza ufficiale di giovedì prossimo. Sta per partire la ventiduesima edizione del mercatino di Natale, che per quest’anno si presenta con diverse novità e uno stile che torna alle origini, fatto di “tradizione, tipicità e autenticità”.

Parole affatto casuali, pronunciate dal presidente dell’Azienda di Soggiorno Dado Duzzi durante la presentazione dell’edizione 2012. Dopo un ventennio di successi ininterrotti e numeri di clienti e prenotazioni turistiche da capogiro, come per tutte le macchine anche quella del mercatino aveva bisogno di fare il tagliando e registrare la convergenza. Ecco allora che si torna alla tradizione altoatesina doc, fatta di artigianato, gastronomia e ospitalità, e sparisce la chincaglieria made in China che con gli anni si era andata accumulando sui banconi delle casette.

Nel frattempo i numeri rincuorano anche i più pessimisti: le prenotazioni si sono mantenute costanti nonostante la crisi e anzi, aumenta il traffico di visitatori provenienti da nord. «Questo dimostra - afferma Duzzi - che il mercatino di Bolzano sta guadagnando posizioni anche nel circuito dei mercatini tradizionali mitteleuropei, allargando la sua area di attrazione oltre il mercato italiano». Mercato nel quale, la rivendicazione, «Bolzano rappresenta l’originale e sceglie di restare fedele alla sua tradizione, senza prolungamenti o aperture anticipate artificiose». La durata sarà dunque quella delle settimane dell’avvento, fino al 23 dicembre, inutile andare oltre, come spesso i commercianti hanno chiesto di fare.

Gli artigiani. Una delle maggiori attrazioni di quest’anno sarà costituita dalla presenza delle botteghe artigiane al lavoro nel mercatino. «Abbiamo destinato il 30% delle casette ai laboratori artigianali - spiega la direttrice dell’Azienda di soggiorno Roberta Agosti - presso le quali per qualche ora ogni giorno sarà possibile osservare gli artigiani al lavoro e rimanere affascinati dalla loro abilità nel produrre oggetti unici». L’offerta di artigianato artistico sarà varia, dal legno della Val Gardena alla decorazione artistica delle palle di cristallo ai presepi tradizionali ma anche ricami e ceramica.

La musica. Come per lo stile, anche la musica torna alle origini della tradizione, con le melodie storiche locali suonate dal vivo dai fiati in costumi autentici, accompagnati dai corni della tradizione alpina. Ogni sabato, inoltre, alle 17, i suonatori torneranno ad esibirsi dal balcone del Palazzo Mercantile.

Web e verde. Come servizio ormai collaudato, torna anche per questa edizione la guida web degli itinerari per spostarsi tra i mercatini della provincia e anche la app da scaricare sugli smartphones, sia Apple che Android, che conterrà le migliori ricette natalizie della tradizione altoatesina e tutte le informazioni turistiche utili durante il soggiorno. La novitè che arriva in aggiunta, è quella della sperimentazione “green”, in collaborazione con il mercatino di Vipiteno, con la quale a tutti gli stand verranno fornite buste di carta riciclata dalle buste di latte Tetrapack onde evitare la diffusione di migliaia di sacchetti di plastica, e nel complesso verranno promosse azioni a favore dell’ambiente in collaborazione con Seab, che collocherà in zona una scorta extra di bidoncini per la raccolta differenziata.

I numeri. Squadra che vince non si cambia, e così vale anche per la formazione del mercatino: 78 casette, 7 partner e 3 stand gastronomici, e il presepe sotto l’albero di natale.













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