Bolzano. Polpastrelli accarezzano i tasti, impugnano lo strumento. È fiato. «Hit the road Jack and don’t you come back no more, no more, no more, no more», suonano le note del classico di Ray Charles, i ragazzi delLA Scuola Media von Aufschnaiter, indirizzo musica e teatro. Sono un gruppo di 8 studenti, 5 maschi e 3 femmine, tra gli 11 e i 13 anni. Suonano il sassofono da quasi tre anni. Amano la musica, sperimentano, si divertono. «Lisa Simpson è il loro idolo», dice scherzosamente Marion Goller, insegnante di sassofono. Si passa dal folk al blues, dal rock al funk, per arrivare al soul, che è la musica del Natale. Tocca l’anima e fa muovere le gambe. Il sassofono, comunemente chiamato sax è versatile, «non è tuttavia uno strumento semplice, c’è bisogno di tanta pazienza - precisa l’insegnante - i primi due mesi sono quelli più faticosi. I ragazzi pensano di suonare subito, invece ci sono tempi di “avvicinamento”, di preparazione ed esercitazione, per acquisire la tecnica. È faticoso, richiede uno sforzo fisico. Mentre si suona devono dosare l’aria. Superata questa fase entrano nel vivo”». Pazienza e disciplina, dunque, i ragazzi sanno che niente accade nell’immediatezza. C’è studio, preparazione, tempo, gradualità. Iniziano infatti con gradualità ad avvicinarsi allo strumento. Prima al sassofono contralto, quello più piccolo, più comunemente usato durante le lezioni. «Ma loro fremono, hanno voglia di provare gli strumenti più grandi». Acquisita familiarità ed una certa destrezza, si passa ai sassofoni più grandi, al tenore e al baritono, dal suono più basso. Nella “playlist” dei giovani sassofonisti c’è Careless Whisper, la celebre Don't worry be Happy, Don Pink Phanter li diverte moltissimo. Sono un gruppo affiatato, unito dalla passione per il Sax. È momento di socialità e di aggregazione, dalla fatica delle prove alle soddisfazioni di un’audizione. La musica del sax è estensione di se stessi, ma anche coralità, «siamo tutt’uno». Sì, percorso impegnativo sicuramente, ma ricco di soddisfazione. «Sono molto agitati, fremono», dice Marion Goller in un momento di pausa delle prove. Si stanno preparando per la serata di venerdì 20 dicembre di piazza Don Bosco nell’ambito dei brindisi di Natale organizzati dal nostro giornale con il Comune. «Sentono l’avvicinarsi dell’evento, vogliono dare il meglio e divertire il pubblico». Un programma molto vasto, festoso e natalizio come deve essere nello sprito di queste giornate. E allora: Hit the road Jack, poi Lollipop, i classici di Natale, We wish your a Merry Christmas, brani jazz, un Cha Cha Cha. Calendario ricco di eventi, dunque, per i piccoli sassofonisti. Domani, mercoledì 18 dicembre (ore 18) a Gries, il debutto al Concerto di Natale nella Chiesa Evangelica di via Col di Lana. In Piazza Don Bosco venerdì 20 dicembre dalle ore 17.45 al brindisi di Natale del nostro giornale.

Venerdì in Piazza Don Bosco.

Venerdì quindi vi aspettiamo (dalle 17.45) in piazza Don Bosco per “Oltre il mercatino”, i brindisi di Natale nei quartieri promossi dal nostro giornale insieme al Comune. Oltre ai sax delle von Aufschnaiter, ci saranno il Coro degli allievi del Cesfor, il Coro gospel "The Triuphants" composto interamente da migranti provenienti dal Congo. La giocoleria di Slam Circus. E poi: il vin brulé del Gruppo Alpini Don Bosco, le bollicine, i panettoni, il combattutissimo Palio dei biscotti. E, da non perdere, la mostra “Riscopriamo il presepe” nel vicino Centro Syn organizzata dal Circolo Culturale Don Bosco.

Tutti e tutte illuminati.

In piazza Don Bosco sarà il quinto e ultimo appuntamento. Facciamo nostro l’appello dell’assessore Gennaccaro che - dopo il “caso luminarie” - aveva invitato a presentarsi ai brindisi con file di lucine natalizie al collo. Vi aspettiamo luminose e luminosi per chiudere in bellezza.