Messa fine anno, Muser ricorda la beatificazione di Mayr-Nusser
L’avvenimento più importante del 2017 è stata la beatificazione di Josef MayrNusser. «Ha molto da dire a noi e alla nostra società: niente o nessuno può essere Dio oppure ricoprire il suo posto;...
L’avvenimento più importante del 2017 è stata la beatificazione di Josef MayrNusser. «Ha molto da dire a noi e alla nostra società: niente o nessuno può essere Dio oppure ricoprire il suo posto; nessuna ideologia, nessun popolo, nessuna lingua, nessuna terra, nessuna cultura, nessuna guida politica o religiosa», ha affermato il vescovo Ivo Muser che in occasione della S. Messa di fine anno nel Duomo di Bressanone si è soffermato sulle grandi sfide pastorali del 2018. Nel corso dell’omelia il vescovo Ivo Muser è partito dalla storia di Natale prendendo spunto dal censimento voluto dall’imperatore Augusto. «Un censimento di questo tipo accade ancora oggi, tuttavia in tutto altro modo: vengono raccolti i dati personali, contati i guadagni e le rendite, calcolati la crescita e il prodotto nazionale lordo in percentuale; vengono contati i costi per i servizi agli ammalati, agli anziani e alle persone fragili; anche l’esistenza dei profughi viene riportata in numeri e contingenti – anche se le storie e i destini che ci stanno dietro spesso non interessano», ha affermato il vescovo che ha ricordato come molto, purtroppo, non venga contato: gli incontri umani, l’affettività, il tempo donato, l’interesse per gli altri, la cura vissuta e praticata nei confronti dell’altro. Il presule poi parla di due sfide significative anche per il 2018: da una parte la convivenza pacifica tra la popolazione di madrelingua tedesca, italiana e ladina nella Diocesi. Nei decenni passati, anche grazie all’autonomia, ci sono stati grandi progressi in merito. «Come diocesi, come comunità parrocchiali e come singoli cristiani dobbiamo essere sempre sensibili a questo cantiere; è espressione della nostra vocazione cristiana all’interno della nostra società altoatesina», ha commentato il vescovo.