Messner: serve una scossa, Bolzano è ferma

Il Re degli Ottomila: «Strade, aeroporto, sicurezza: c’è ancora tanto da fare»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Messner guarda Bolzano dall'alto. Dalle mura di Firmian: «Ecco vede? In provincia decidono i tedeschi ma in città tocca agli italiani. E invece non decidono. Lasciano fare, litigano. Lì vige la dittatura del 2%: basta un no anche di un mini partito e tutto di ferma...».

Poi gira gli occhi verso destra e vede l'aeroporto: «Tutti a dire: serve ai politici e allora chiudiamolo. Anche i miei amici verdi.. Io rispondo: come si fa ad arrivare qui da Londra? In auto? O dall'America... Questi turisti se li prende tutti il Tirolo. Anche da me a Firmian, lo noto ogni giorno il problema. Mi chiamano e chiedono: come ci arrivo da Mosca? O da New York? Basterebbero i charter. Voli comodi. L'aeroporto serve per diventare più ricchi tutti, non solo i pochi». E poi la sicurezza. E Benko. E le strade che non ci sono e l'A22 da mettere sotto la montagna. Messner e le emergenze bolzanine a poche settimane dal voto, tra le tante che l'"Alto Adige" ha elencato come più pressanti. Provare Reinhold in municipio per un giorno. Ecco l'idea. Per mettere in fila le cose che farebbe subito.

Mettiamo: lei primo cittadino...

Si fa poco in un giorno. E anche in anno con tutti questi partiti. Vedrei bene Durnwalder fare il sindaco.

Perché decideva?

E certo. Anche se in Provincia doveva convincere solo la Svp. Mentre i sindaci hanno le loro gatte.

Che sono?

Tutti quelli che col 2%. Si mettono a ragionare come se fossero maggioranza. Per questo a Bolzano c'è un problema di democrazia. Perché democrazia non significa fare sempre assemblee e tavoli e discussioni infinite. O mettere d'accordo tutti. Democrazia non è unanimismo. Ma dibattere nei tempi giusti e poi decidere: sì o no. Democrazia è votare, alzare la mano e contarsi.

Non succede così a Bolzano?

No. Per questo è tutto fermo. Troppi consiglieri. Sono un esercito. E fanno giochetti per farsi notare. Conta la visibilità.

Esempi?

La storia di Benko. Allora: io so chi è Benko, so che ha scheletri nell'armadio ma se fa qualcosa, se costruisce mica se lo può portare via, mattoni e tutto il resto. Resterà il centro.

Che le piace?

Io non faccio la spesa, non sono un consumista. Ma mia moglie da anni va sempre a Innsbruck. Dice che trova più cose e più a buon prezzo. E allora: dobbiamo lasciare tutti i nostri soldi ai tirolesi o ai veronesi? Facciamone uno bello anche noi di Kaufhaus e vediamo se la nostra ricchezza può fermarsi a Bolzano. Così come stanno le cose non succede.

La Svp e Ladinser dicono che Bolzano è un po' degradata...

E un po' hanno ragione...

E che non c'è sicurezza.

In parte. Bolzano è più sicura di tante altre città. Ma il problema c'è. Allora: i sudtirolesi sono un popolo accogliente. Ed è giusto che facciano tanto per gli immigrati. Ma se non si controllano quelli di loro che delinquono può crescere l'intolleranza anche tra gente ospitale. E' questo che va evitato. Far rispettare le regole, fare prevenzione e più controlli è utile per tutti, nuovi e vecchi cittadini.

Il Comune fa poco?

Potrebbe fare di più.

A Bolzano c'è molto traffico?

Troppo. Ma non è non costruendo nuove strade che diminuirà. Siamo fermi a Salghetti e alla sua arginale. E' poco. La A22 va messa in galleria e vanno create alternative sostenibili.

E poi treni e aerei?

I treni servono ma non bastano. A Innsbruck arrivano un milione e 600mila turisti all'anno. E stanno felici in Nord Tirolo. E nel Sud? Non possono venire da Mosca o da lontano in auto. O in treno. Si fa polemica perché l'aeroporto lo usano i soliti noti. A parte che volare a Roma o a Monaco è una giusta opportunità, bisognerebbe guardare all'aeroporto come fonte di nuova ricchezza, non di polemiche ideologiche. E poi non inquina.

Siamo un po' chiusi?

E' uno dei nostri difetti. Crediamo che rendendoci poco raggiungibili ci si salvi. Non è così. Dobbiamo sfruttare la nostra posizione. E Bolzano dovrebbe decidere del suo futuro. Ma farlo. I politici devono avere visioni. Rischiare, non tenersi l'esistente, solo conservare. Ma non vedo visioni....













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