Metrobus, Caldaro pone una serie di condizioni

Il Comune difende «i parcheggi per i pendolari fino alla cantina sociale» Poi un nuovo appello all’unanimità: «Vogliamo un collegamento su rotaia»


di Massimiliano Bona


CALDARO. Caldaro pone limiti precisi alla realizzazione di corsie preferenziali per il metrobus (fino alla cantina sociale) perché porterebbero via «posti irrinunciabili per i pendolari » ma torna anche a battere i pugni sul tavolo per chiedere un collegamento su rotaia fino a Bolzano. Il tutto mentre tra Bolzano e lo svincolo MeBo la corsia preferenziale è già stata ultimata con una spesa e disagi alla viabilità non da poco.

La risoluzione che il Comune di Caldaro ha inviato in provincia è molto chiara ed è firmata dall'assessore alla viabilità Stefan Vorhauser e da tutti i capifrazione: Christoph Pillon per la Svp, Helga Morandell Strozzega per Zukunft@Kaltern, Irene Hell della Dorfliste e Dietmar Zwerger dei Freiheitlichen. Poi il Comune entra nel dettaglio e spiega il perché di una posizione tanto netta al progetto che l'ex assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann cercò di imporre ad ogni costo. Intanto perché non piacciono affatto i semafori che sono previsti sulle strade d'accesso alla rotatoria. «Oggi gli autobus che trasportano molti pendolari circolano senza problemi». La rotatoria stessa, che porta al centro storico, è vista come una sorta di biglietto da visita per una cittadina turistica come Caldaro e i lavori per il metrobus contribuirebbero in qualche modo a dare un aspetto peggiore all'ingresso del centro abitato. Una delle cose che dá più fastidio ai caldaresi è peraltro la corsia preferenziale realizzata lungo la Strada del vino, per realizzare la quale bisognerebbe cancellare un numero troppo elevato di parcheggi, oggi insostituibili per coloro che lasciano l'auto per poi proseguire con i mezzi pubblici alla volta di Bolzano.

Che a Caldaro ci fosse scetticismo per questo progetto non è una novità, ma adesso la protesta iniziata nella scorsa legislatura - quando è stato costituito anche un gruppo a sostegno del ripristino del trenino - inizia a prendere forma. Resta da capire se a questo punto ci sarà una nuova trattativa per correggere il concetto previsto a suo tempo o se la Provincia punterà i piedi. Di sicuro il metrobus, per i caldaresi, da solo non basta. E l'Oltradige ha iniziato a puntare i piedi.

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